Bossi: "Berlusconi si ritira? Abbiamo risolto il problema: il Nord sarà solo nostro"

Ancora frecciatine a distanza tra Lega Nord e Pdl. "Se Berlusconi si ritira è risolto il problema...", ha detto oggi Umberto Bossi a Sarego (Vicenza) per una riunione del governo padano. Secondo il Senatùr infatti, se davvero il Cavaliere lascia la prima linea del suo partito "anche noi dovremo renderci conto della necessità di trovare un’altra strada. Meglio, così diventeremo il partito di maggioranza assoluto del Nord. Il primo obiettivo è sempre stato questo. Finora è stato sempre impossibile". Qualche spiraglio lo lascia solo ad Angelino Alfano: "Dipenderà da che cosa proporrà. Per il momento penso che sia lontano" un dialogo.

Che ne sarà allora della "vecchia maggioranza ricompattata" che tanto spaventa il Pd dopo il voto sulla responsabilità civile per i magistrati? Persino Bossi sostiene che il sì della Camera alla norma "è una vittoria della Lega, una norma che in qualche modo andava fatta". "L’hanno votata in parecchi", ha spiegato il Senatùr, sottintendendo che il sì non è arrivato solo dai banchi del Pdl.

Eppure neanche il Carroccio sembrerebbe passarsela tanto bene, con le camice verdi che minacciano costantemente la spaccatura tra maroniani e bossiani. Bossi non lo nega, ma è ottimista: "Abbiamo sempre evitato da Miglio in poi le correnti, perchè ci farebbero diventare un partito come gli altri. Le tensioni ci sono sempre in un partito politico, questo sì, ma non si significa che arriverà a una rottura".

Il leader del Carroccio non sembra preoccupato nemmeno dalle voci che vedono Flavio Tosi, attuale sindaco di Verona, intenzionato a correre da solo alle prossime elezioni: "Non mi pare che possa presentare una lista civica col suo nome. Sarebbe danneggiare la Lega".

Ancora critiche, poi, verso il governo, lo stesso che la Padania oggi definisce, il peggiore per il Nord: "Basta guardarsi intorno..."