Il Natale milanese diventa un «affare di Stato». Palazzo Marino avrà per la prima volta un presepe gigante in cortile, di quattordici metri per sette. Il sindaco già nei giorni scorsi ha rivelato che lidea della maxi-capanna nella casa dei milanesi le è venuta mentre si trovava in via Bellerio, quartier generale del Carroccio, e il senatur le faceva ammirare il presepe appena allestito. E Umberto Bossi, ha anticipato il sindaco, «mi ha promesso che verrà a vederlo, ho incaricato lassessore Massimiliano Orsatti (della Lega, ndr.) di farlo bello e grande». Ma non è lunico big politico atteso per le feste. Ad accendere le luci di Natale potrebbe essere il premier Silvio Berlusconi. Linvito è partito e lassessore allArredo urbano Maurizio Cadeo ammette che «sarebbe un grande onore». Il sindaco, arrivata ieri al teatro degli Arcimboldi per assistere alla «Tosca» di Lucio Dalla ha ammesso che «si stanno cercando di incrociare le agende». Le ipotesi sono il 5 o 6 dicembre.
Laccensione delle Luci dartista e del tradizionale albero di Natale in piazza Duomo è fissata infatti per il 6, e ci sarà di sicuro il ministro alla Difesa Ignazio La Russa, che è pure il coordinatore milanese del Pdl. Dopo linvito, anche Berlusconi ha fatto sapere che ci terrebbe ad essere presente. Sicuramente troverà ad accoglierlo già il 5 dicembre le luci di design proiettate sulla stazione Centrale, quando arriverà da Torino Porta Nuova per il viaggio inaugurale del collegamento veloce. Una volta in città parteciperà alla giornata nazionale del tesseramento del Pdl, aperta pochi giorni fa in Lombardia. E se il giorno dopo riuscirà a partecipare allaccensione delle luci di Natale, chissà che diventi il momento giusto per «trascinare» la Moratti ad iscriversi al gazebo, visto che lingresso nel partito è ormai dato per scontato. Anche se la diretta interessata non si sbottona: «Manteniamo il giallo».
Per il Natale 2009 il Comune ha in serbo il «Led Light Exhibition Design», il festival internazionale di luci con vere e proprie opere darte (proiezioni, allestimenti, installazioni) realizzate da dieci grandi designer. Fino al 7 gennaio architetti noti come Italo Rota (che si è occupato dei portici dellArengario), Fabio Novembre (che stenderà panni di luce lungo via della Spiga), Michele De Lucchi e altri trasformeranno in modo suggestivo la Scala, la Triennale, via della Spiga, corso Matteotti, piazze, palazzi e monumenti della città.
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