Bossi: "Silvio non fa accordi con chiunque Legge elettorale? Si deve parlare con Calderoli"

I Senatùr ripete che avrebbe preferito il voto ma è tranquillo perché Berlusconi gli ha detto di avere i numeri. "Se ci sono, il governo va avanti. Il voto era una ottima possibilità, capivo che il clima si sarebbe avvelenato". Poi: "La bomba a Gemonio? Se scoppiava mentre passavo era un casino"

Bossi: "Silvio non fa accordi con chiunque 
Legge elettorale? Si deve parlare con Calderoli"

Ponte di Legno - "Berlusconi ha capito bene le cose, non è uno che fa accordi con chiunque": Umberto Bossi, il leader del Carroccio, lo ha sottolineato parlando nella notte a Ponte di Legno e ripetendo ancora una volta che avrebbe preferito andare al voto ma di essere tranquillo perché Berlusconi gli ha detto di aver trovato i numeri. "Se ha i numeri sta lì, il governo va avanti - ha detto -. Il voto era una ottima possibilità, capivo che il clima si sarebbe avvelenato". E Bossi è sicuro che si sarebbe vinto "alla grande e con il voto - ha detto - avremmo messo tutti a tacere". "A me - ha aggiunto - sta sulle balle la palude romana" ed é da questa che ha messo in guardia Berlusconi. "La palude c'é - ha concluso - e bisogna stare attenti a non caderci dentro".

"E' importante che Berlusconi abbia i numeri per fare un po' di riforme": Umberto Bossi è tornato a ripeterlo dalla località di montagna bresciana dove trascorre alcuni giorni di vacanza e dove il 30 dicembre ha ricevuto una telefonata del premier con cui è d'accordo di sentirsi anche in serata per gli auguri di capodanno. "Facciamo il federalismo - ha aggiunto il segretario del Carroccio - e poi qualcos'altro, innanzitutto la riforma fiscale. Ho chiesto a Tremonti se la sta facendo e lui mi ha risposto di si". 

Se i petardi che hanno danneggiato la sede della Lega Nord di Gemonio fossero scoppiati mentre passava il ministro Umberto Bossi, che poco prima era rientrato a casa con la scorta, "sarebbe successo un casino". E' stato lui stesso a dirlo. "Antifa - ha detto riferendosi alla scritta lasciata sul muro dagli autori del gesto - sono i nuovi fascisti. Sono gente che danneggia la sinistra democratica: la gente normale si spaventa". A Bossi cose simili, ha ricordato, sono successe anche in passato: nel 1992 a Luzzara (Reggio Emilia) e, in tempi recenti, la bomba carta vicino alla prefettura di Padova dove era andato con Silvio Berlusconi per verificare i danni dell'alluvione.

"A noi cambiare la legge elettorale non interessa. Ma se uno vuole qualcosa viene avanti e dice: facciamo questa roba e io faccio questa roba che volete voi". Cosi' il Senatùr ha aperto al dialogo sulla legge elettorale. "Ho gia' mandato avanti Calderoli - ha detto parlando del ministro della Semplificazione che ha replicato a Bersani dicendosi pronto a un incontro sul federalismo e ha lanciato il dialogo sulla riforma costituzionale -. Chi vuole, sa gia' che deve parlare con lui".

Il ministro delle Riformedifende poi l'operato di Sandro Bondi, il ministro dei Beni culturali su cui pende una mozione di sfiducia. "Spero che lascino perdere e la ritirino. Secondo me non c'entra niente: è abbastanza un buon ministro. I soldi non ci sono. Secondo me è una brava persona".

Umberto Bossi è fiducioso sull'approvazione del federalismo anche "perché - ha sottolineato - chi vuoi che si metta contro il federalismo?". Non ha paura di una opposizione da parte di Fli su questo. "Se andate nello studio di Fini alla Camera - ha raccontato - c'é una statua di Alberto Da Giussano. Glie l'ho regalata io tre o quattro mesi fa". E comunque opporsi al federalismo, secondo il segretario del Carroccio, non porterà voti al Sud. "Se vuoi prendere voti al sud non devi fare una lega del Sud - ha spiegato - perché quelli vogliono essere come i lombardi non l'opposto".

La vicenda di Cesare Battisti "può avere conseguenze sia sull'Italia, sia sul Brasile", come ad esempio "ritorsioni o boicottaggi", ha detto ancora Bossi parlandodell'estradizione richiesta dal governo italiano. "Il presidente del Brasile è di sinistra - ha osservato il segretario della Lega - e quindi probabilmente non ci sarà l'estradizione.

E' chiaro che il governo è sotto pressione da parte dei parenti delle vittime: le morti ci sono state". "L'Italia - ha aggiunto - è un Paese che ha la sua importanza, amicizie forti ed è ascoltato. Secondo me anche il Brasile ci penserà su un po'". 

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