Bovisa, la prima isola pedonale di periferia

Sorgerà alla Bovisa e sarà la prima isola pedonale di periferia a Milano. Con una superficie di 30mila metri quadri, sarà il cuore del nuovo «distretto» da 275mila metri quadri dedicato a moda, design e comunicazione che sta già prendendo forma intorno alla sede del Politecnico. Da qui ai prossimi due anni, dunque la Bovisa cambierà volto grazie alla riqualificazione da parte di operatori privati delle ex aree industriali del quartiere sotto la regia dell’amministrazione. Da qui a qualche anno «del quartiere si parlerà non solo a Milano e non sono in Italia» garantisce l’assessore allo Sviluppo del territorio Carlo Masseroli che ieri ha effettuato un sopralluogo nell’area.
«Intorno all’Università sono nate delle realtà e degli immobili utilizzati poi da giovani del design e della creatività. Come amministrazione ci siano accorti di questa cosa e vogliamo sostenerla. Un progetto per la città - ha detto Masseroli- che sicuramente diventerà un brand internazionale». La scommessa Palazzo Marino svolgere una «attività di coordinamento forte tra gli interventi pubblici e gli interventi privati che faccia sì che la grande volontà di investimento del privato si sposi con una grande riqualificazione del quartiere». Il progetto, del valore di 10 milioni di euro, sarà realizzato a costo zero per il Comune: sarà in parte finanziato con gli oneri di urbanizzazione e in parte dai privati che decideranno di investire nella zona.
Cosa succederà? In via Durando, all’ingresso del politecnico, sorgerà la grande piazza pedonale, per una superficie di 11mila metri quadrati, sull’area che, secondo i vecchi piani, avrebbe dovuto ospitare la didattica di Brera, ora destinata alla caserma di via Mascheroni. Sull’agorà pubblica si affaccerrano le residenze universitarie e l’hotel degli artisti, il Fine arts Hotel Brera. Gli studenti di Brera si occuperanno anche di decorare i muri che corrono lungo via Schiaffino in collaborazione con gli studenti del Politecnico, un modo originale per trasformare una via privata adibita a parcheggio in piazzetta pubblica e colorata. Così come colorati sono gli edifici progettati dall’Atelier Mendini per il Bovisa tech, il nuovo polo del design, della ricerca e della tecnologia. Il centro, articolato in cinque edifici ad alta efficicenza energetica, e un hangar a destinazione commerciale, sarà sede di uffici, piccole imprese, studi di creativi e designer.
«Ora come ora c’è una differenza di potenziale tra dentro e fuori l’università, che così rischia di essere un recinto. L’idea è quella di dare la necessaria continuità tra quello che c’è dentro e quello che c’è fuori rispetto alle funzionalità stesse espresse dall’università. In questo -ha specificato Masseroli - l’amministrazione non si sostituisce al privato, ma sostiene un cambiamento che sta già avvenendo». Sempre dalla piazza pedonale, cuore pulsante della trasformazione urbanistica del quartiere, partiranno collegamenti ciclopedonali per Villa Litta e il parco Nord così come il collegamento del tram 3 da piazza Bausan alla strada interquartiere. In via Baldinucci verranno realizzate altre 350 residenze per studenti in collaborazione con il Politecnico.

Non solo per tutti gli abitanti dle quartiere il Comune sta pensando, insieme all’università, di realizzare anche una pisicna, in project financing. Un grande intervento residenziale è, invece, in programma in via Cosenz 54, dove parte degli alloggi, ha assicurato l’assessore, saranno in edilizia convenzionata.

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