Brescia e Grosseto, un piede in finale

Il Grosseto sogna la serie A, protagonista dell’avvio dei play-off, ha battuto il Livorno 2-0 e nel ritorno giovedì potrebbe guadagnare la finale-promozione anche perdendo di misura. Il Livorno, grande favorito per questi spareggi, deve vincere con almeno due gol di scarto e in tale caso sarebbe promosso grazie alla migliore classifica in campionato. Nell’altra partita il pareggio favorisce il Brescia e obbliga l’Empoli a vincere giovedì sul campo lombardo.
Il Grosseto, la squadra più in forma nel finale del campionato entrata in extremis nel quartetto dei play-off, ha impostato il gioco sul ritmo per sopperire al divario tecnico, specie nei confronti di Tavano e Diamanti. Ma i gol il Grosseto li ha segnati su palle inattive, sui calci d’angolo e con i difensori Freddi ed Abruzzese. Il Livorno aveva avuto la sensazione di risolvere il derby al 40’ del primo tempo con il gol di Tavano, su contropiede di Volpe, però giustamente annullato per evidente fuorigioco. In precedenza era stato il portiere amaranto De Lucia protagonista su tiri di Mora e Sansovini che finalizzavano i suggerimenti di Cordova. Volitiva la reazione livornese, ben contenuta dal Grosseto, galvanizzato dal vantaggio e in grande condizione psico-atletica.
Il derby toscano era stato preceduto purtroppo da incidenti, provocati dagli ultrà livornesi che, fuori dallo stadio, hanno aggredito tifosi locali e ingaggiato una breve guerriglia con le forze dell’ordine con lanci di pietre e bottiglie. Bilancio: feriti tre carabinieri e un tifoso del Grosseto, ricoverato all’ospedale, una decina di auto danneggiate.
L’Empoli, penalizzato dalla classifica, doveva vincere per tentare di avvicinarsi alla finale play-off e pensava di esserci riuscito andando in vantaggio al 6’ con Lodi, tempestivo a sfruttare un’azione insistita di Pozzi e un’indecisione della difesa bresciana. Ma Baronio e Possanzini hanno guidato la reazione lombarda, è stato lo stesso Baronio infatti a siglare il pareggio con un tiro sotto la traversa su assist di testa di Caracciolo.
Raggiunto il pareggio, Cavasin ha impostato la tattica del contenimento rinforzando il centrocampo, togliendo Gorzegno e Caracciolo e nel finale anche Nassi, lasciando in avanti solo Possanzini.

L’Empoli ha cercato di uscire dalla trappola attendista del Brescia, ha cercato la soluzione con l’innesto di Vannucchi al posto di Lodi, regista-goleador, per vivacizzareo la manovra di approccio, ma Pozzi, troppo isolato, non ha creato mai problemi alla difesa lombarda.

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