Bresso contro tutti: vuol spendere 2 milioni per un Comune che non c’è

Il resto d’Italia taglia gli sprechi? E la Regione Piemonte, feudo della «zarina» Mercedes Bresso, tenta di incrementarli. Un milione di euro subito, un altro per i prossimi dieci anni, per fare un referendum e creare un comune, quello di Mappano (attualmente frazione di Torino) che sostanzialmente non vuole nessuno. Nemmeno i diretti interessati, visto che ben tre comuni dei quattro coinvolti - tre a maggioranza di centrosinistra e uno, Leinì, guidato dalla Lega Nord - sono contrari. Non solo. L’eventuale nuovo comune, che conterebbe circa 8.000 abitanti, avrebbe sì e no 100mila euro l’anno per dieci anni. Un’inezia, per dare servizi reali ai cittadini.
Il referendum è fissato per il prossimo 15 novembre. La Regione ha stretto i tempi al massimo, riducendo l’iter legislativo a 60 giorni. Ieri l’ennesimo «no» per la «zarina», quello della Provincia di Torino, anch’essa a maggioranza di centrosinistra, che ha chiesto la sospensione del referendum. Contrario alla creazione del nuovo comune con queste modalità pure il Pdl. Tuona il consigliere regionale del Pdl Gian Luca Vignale: «Su 8.015 comuni d’Italia ben 110 sono in Piemonte. Uno dei problemi della nostra regione è quindi il frazionamento, e non certo la creazione di nuovi comuni.

Il Pdl non è contrario al referendum, ma siamo convinti che sia prima doveroso ragionare su costi e benefici». «Come Provincia – sottolinea Claudia Porchietto, capogruppo Pdl – dobbiamo individuare un percorso che possa dare risposta alle richieste dei mappanesi».

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