Brignole campeggio di zingari, maTursi fa finta di non sapere

Brignole campeggio di zingari, maTursi fa finta di non sapere

La carrozzeria fiammante. I sedili nuovi di zecca. Le cuccette che si è appena tolto il cellophane. Le gomme che hanno macinato tutt'altro che centinaia di chilometri. Più che un campo di zingari sembra quasi una concessionaria di caravan. Ieri pomeriggio sul piazzale antistante Brignole, dai giardinetti, i camper dei nomadi si sono moltiplicati come funghi. Sette e non più soltanto due come avevamo denunciato qualche settimana fa. Da un lato i mezzi. Dall'altro una delle «matrone» adagiata su una poltroncina da campeggio sotto al fresco degli alberi. Intorno un nugolo di bimbi malvestiti. Appena più in là un paio di ragazzi è al «lavoro» per recuperare gli spiccioli sudati con il lavaggio dei vetri delle auto ferme al semaforo. Di uomini nemmeno l'ombra. Chissà come avranno mai fatto a comprarsi quei sette camper di lusso che, a occhio e croce, costeranno una cinquantina di migliaia di euro ciascuno. E chissà perché i camper sono quasi tutti targati province del Veneto. In ogni caso questo è il biglietto da visita che Genova, Città dell'accoglienza, non si vergogna a presentare a chi, turisti compresi, si affaccia sulla Lanterna uscendo da una delle principali stazioni ferroviarie.

Quello che ha fatto «incavolare» alcuni lettori che ci hanno chiamato è stato pure il fatto che, sui parabrezza, gli zingari non hanno nemmeno avuto la sensibilità di esporre lo scontrino del parcheggio. E in piena isola azzurra. Roba che se lo facessero i genovesi... In serata erano ancora tutti lì a godersi il fresco e a esporre i panni sporchiFGraf

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