La brillante idea di cambiare idea

Mutare opinione è tutt’altro che facile: siamo talmente attaccati ai nostri pensieri da ignorare anche l’evidenza. Ecco un test per scoprire se sappiamo invertire la rotta

Sembra facile. Cambiare idea, scegliere un’altra strada, una nuova opinione: una bandiera più convincente o che, in un certo momento della vita, sembra più adatta. Invece no: restiamo arroccati sulle nostre posizioni, anche di fronte all’evidenza. Perché è più facile, come spiega un’inchiesta del mensile Focus che, nel numero di aprile, si addentra nei meccanismi - psicologici ed emotivi - che ci spingono, spesso, a ignorare la realtà, pur di rimanere ancorati a ciò che già pensiamo. Anche per questo attribuiamo tanto valore alla coerenza: mutare opinione ci costa tanta fatica, a livello di identità e di equilibrio, che tendiamo a non farlo, a meno che sia indispensabile. Siamo convinti che «siamo ciò che pensiamo»: e allora, ogni nuova strada intrapresa rischia di sembrare un colpo all’autostima.

Poi c’è chi, al contrario, fa della mutevolezza un simbolo: profeti dell’eccentricità a tutto tondo. Per scoprire chi sei, conservatore rigido, stratega del cambiamento alla Machiavelli, apripista alla Picasso o trasformista come Oscar Wilde, ecco il test, elaborato dagli esperti di Focus.

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