Brivido Camoranesi, fermo per una botta

L’oriundo ha lavorato a parte insieme a Toni e Zambrotta. Sarà Materazzi l’unica novità. Lippi apre l’allenamento ai tifosi

nostro inviato a Duisburg

Nazionale a porte spalancate, a Meiderich. Merito dei tifosi italiani, arrivati alla periferia di Duisburg per la gita domenicale col tricolore. Accogliendo le loro richieste, Lippi ha decretato il cambio di programma e da allenamento a porte chiuse, sprangate, ha deciso di far aprire i cancelli. L’unica, garantita variazione, allo schieramento che ha rifilato 3 gol all’Ucraina, è il ritorno in difesa di Materazzi, scontata la squalifica. Tramontata invece l’ipotesi di un recupero affrettato e rischioso di Alessandro Nesta, in difesa. Se ne riparlerà, se il decorso dell’infortunio non tradirà complicazioni, prima di Stoccarda o Berlino, a fine della prossima settimana.
Il punto su cui Lippi è chiamato a riflettere, questa volta, non è tattico, ma solo fisico. Ieri pomeriggio tre dei reduci da Amburgo, Zambrotta, Camoranesi e Toni, hanno riposato per recuperare da una serie di piccoli traumi. Preoccupano le condizioni del ginocchio destro dell’oriundo, che appare in dubbio. Garantita la presenza in campo degli altri due. Gli interrogativi semmai sono legati ai pochi, Buffon, Cannavaro, Pirlo e Perrotta, che fin qui hanno giocato sempre. Hanno bisogno di tirare il fiato ma è lecito pensare a una sostituzione? La risposta, istintiva, è no. Intanto perché non c’è, nella rosa a disposizione, nessuno in grado di dare il cambio a Pirlo oppure di prendere il posto di Perrotta (l’unico sarebbe Barone) senza provocare qualche disservizio al gioco. Non solo. Ma ieri mattina Lippi ha ricevuto la relazione scritta di Ceccarelli, il suo osservatore alla sfida Argentina-Germania. Il fidato collaboratore del ct ha preso nota scrupolosa della splendida condizione fisica della squadra di Klinsmann, ne ha citato gli errori commessi, rimediati grazie alla gran corsa e alla sfrontata giovinezza. Anche la Germania, come l’Italia, nelle difficoltà si comporta da squadra vera senza perdere il filo del gioco. L’unico che a volte ne rimane ai margini è Ballack.

Col Bayern, in Champions League andò a cercare Pirlo per un duello che non girò a favore del tedesco. Tutt’altro. A quel tempo provvide Inzaghi a far fuori i tedeschi dalla competizione per club. Stavolta Pippo potrebbe entrare a sfida in corso.

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