Washington - Il premier britannico Gordon Brown ha sottolineato oggi il suo intento di preservare lo stretto legame del suo Paese con gli Stati Uniti, nel corso di un incontro con il presidente George W. Bush a Camp David. Da Brown ci si aspetta tuttavia che mantenga una distanza da Bush su questioni come l’Iraq, nel corso del dialogo di due giorni nel ritiro presidenziale sulle montagne Catoctin del Maryland, dove i due si incontrano per la prima volta da quando Brown ha preso il posto di Tony Blair alla guida del governo, il mese scorso.
Nell’agenda di Brown e Bush ci sono la guerra in Iraq, il programma nucleare iraniano, il cambiamento del clima e gli sforzi per ridare slancio alle trattative di Doha per il commercio mondiale. Brown ha anche in programma di chiedere il sostegno degli Usa ad un pacchetto di provvedimenti per cercare di mettere una fine al conflitto nella regione del Darfur, in Sudan. Brown sarà attento soprattutto ad evitare qualsiasi situazione che potrebbe indurre i media britannici ad etichettarlo come "cagnolino dell’America", etichetta che i giornalisti diedero a Blair quando si mise al fianco di Bush dopo gli attacchi dell’11 Settembre e durante l’invasione dell’Iraq nel 2003.
Nello stesso tempo, i funzionari britannici e americani stanno cercando di non far trasparire il messaggio di un raffreddamento dei rapporti fra Usa e Regno Unito.
Citando l’idea di Winston Churchill che la Gran Bretagna e gli Usa condividono una "eredità comune", Brown ha espresso solidarietà all’America nella lotta al terrorismo anche in un articolo pubblicato oggi sul Washington Post.