Claudio De Carli
Primissima colazione al Circolo della Stampa, il Ferrante day è partito alle dieci del mattino in corso Venezia con Grandini, Biscardini e Cappato, tema dellincontro: Sicurezza, democrazia e legalità, un campo in cui lex prefetto dava punti a tutti quando abitava in Corso Monforte. Mezzora di idee per Milano e poi via a Palazzo delle Stelline per lincontro con i sindaci dellhinterland, il piatto forte della giornata prima del festone ai Giardini Palestro.
Ferrante Bruno da Lecce, classe 47, si è già dovuto sorbire laccusa di essere eccessivamente accondiscendente verso qualsiasi comitato, associazione, congrega e compagnia cantando che possa servire alla causa. Non solo lui, per carità, anche perché pare sia questa lultima spiaggia per raccattare i voti degli indecisi, ma lincontro di ieri mattina con i sindaci dei comuni alle porte di Milano, è stato una vera full immersion nelle lagne. Una sorta di inatteso contrappasso.
Erano presenti i sindaci di Rho, Garbagnate, Rozzano, Bresso, Pero, San Donato, Cinisello e altri, ma tutti o quasi sulle barricate. A giro dorologio ognuno ha preso posto al tavolo degli iscritti al fianco dellex prefetto, ha afferrato il microfono e ha iniziato a raccontare aneddoti, magagne e possibili soluzioni al malessere loro e dei loro concittadini.
Gli argomenti erano anche molto pertinenti, si parlava di fatti quotidiani, la raccolta rifiuti, i problemi della casa, i presidi sanitari e gli ospedali, il presidente del Parco Nord ha raccontato, e anche bene, cosa è stato fatto per mettere un po di verde dalle nostre parti. Ma tutti facevano capire che dai guai fino a quel punto ci erano usciti da soli, tranne qualche eccezione, insomma Milano aveva fatto poco per i loro comuni e il fatto che ci fosse lì Ferrante, conferiva allex prefetto un ruolo di rappresentante ufficiale dellAmministrazione pubblica, praticamente sindaco senza ancora esserlo.
Ferrante ascoltava in religioso silenzio, ha lasciato sfogare, si è preso qualche complimento anche dai sindaci di segno opposto al suo e poi ha chiuso lincontro con un breve messaggio di buoni intenti. Ma, onestamente, era come se quei sindaci gli avessero presentato i conti della spesa e lui, che da loro non riceverà neppure unombra di voto, li ha ascoltati con una pazienza ammirevole. Tranne poi fare un po di polemica dovuta con la sua avversaria Moratti sulla partecipazione a Matrix mercoledì sera da Mentana: «Non può dettare lei le regole, perché prima non si era mai presentata ai dibattiti a cui eravamo invitati?».
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