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Brutta è bello

Sono donne avvenenti e celebrate per il loro corpo perfetto Ma, qualche volta, preferirebbero "trasformare" in peggio il loro aspetto. L’ha appena dichiarato Martina Colombari, e qualcuna ci ha già provato nei film

Brutta è bello

Essere belle, a volte, è anche un grande svantaggio. Parola di una bellissima d’eccezione, Martina Colombari, ex miss Italia, ex modella, oggi attrice e showgirl. Appena eletta dal settimanale Gente la miss Italia più rappresentativa degli ultimi 25 anni, ha ammesso che, a conti fatti, oggi che è anche mamma e attrice, preferirebbe essere valutata per ben altre doti. Tanto che qualche volta sogna persino di essere brutta. «Essere considerata la bella fra le belle mi fa davvero molto piacere – ha spiegato la Colombari a Tgcom -. Vorrei però che la gente si scordasse del mio involucro».

Di sicuro, deve aver fatto piacere a Martina sapere di aver sorpassato, in fatto di popolarità e preferenze del pubblico, bellezze come Arianna David (miss nel 1993), Anna Valle (miss nel 1995 e seconda nella classifica di gradimento del settimanale), Denny Mendez (1996), Eleonora Pedron (2002), Francesca Chillemi (2003) o ancora la conosciutissima Cristina Chiabotto (2004).

Quando la Colombari vinse il titolo di reginetta più bella d’Italia aveva 16 anni e ora che ne ha 32 la prospettiva cambia. Oggi che è un’attrice affermata, moglie di Costacurta e mamma del piccolo Achille, ammette che preferirebbe più un titolo per la bravura, oltre all’ennesimo riconoscimento per la bellezza. «Indubbiamente essere belle aiuta - spiega - serve come trampolino di lancio, ma ora che sono una donna, mamma e moglie felice, mi piacerebbe venir apprezzata per altre mie qualità. Non lo dico con vena polemica, anzi. Vorrei essere apprezzata per il mio lavoro». E così, entusiasta e con tanti progetti in testa la Colombari ci tiene a sottolineare: «Questo riconoscimento mi dà fiducia. Perché non è stata data solo importanza alla bellezza, ma anche ad altre qualità». In primis come attrice, dove si sa, la bellezza conta, ma fino ad un certo punto. Ne sanno qualcosa le bellissime del grande schermo, da Nicole Kidman a Monica Bellucci, passando per la giovanissima e applauditissima Cristiana Capotondi, imbruttite per finzione cinematografica, ma talmente verosimili da essere premiate in qualche caso anche con l’Oscar. Come la bellissima Charlize Theron, trasformata per il ruolo di Aileen Wournos in Monster, che le è valso l’Oscar come migliore attrice. E come la Kidman in versione Virginia Woolf in The Hours. Completamente imbruttita, con un grosso naso posticcio e i capelli spenti e dimessi, la Kidman è riuscita a ottenere l’ambita statuetta hollywoodiana.

Non sarà un caso se, proprio in seguito a questa straordinaria performance, Nicole Kidman abbia firmato un ricchissimo contratto come testimonial di Chanel. Applausi dai critici sono arrivati anche per l’imbruttimento di Cristiana Capotondi che in Come tu mi vuoi diventa una studentessa bruttina e povera, con tanto di occhialoni e brufoli, capace però di conquistare il bello e vacuo Nicolas Vaporidis, oltre ai complimenti della critica per l’interpretazione.

Tra le belle diventate brutte per finzione c’è poi Paola Barale, che ha deciso di tentare l’avventura nel mondo del cinema con un cortometraggio diretto da Laura Chiossone. Il personaggio interpretato da Paola Barale è una donna malata che si muove stanca e sola in una città quasi deserta.

La Barale stessa ha ammesso che interpretare un personaggio in preda alla follia le ha dato emozioni molto forti, che le hanno permesso di sperimentare la complessità dell’animo umano e delle sue espressioni. C’è poi l’indimenticabile Bellucci coi capelli corti, magra e volto sofferente dell’Eletto, per la regia del francese Guillaume Nicloux. Insomma, l’antitesi del glamour.

Anche se molti fan, forse, continuano a preferirla formosa e sexy.

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