Gabriele Albertini «bidona» Forza italia. E, prima che sia troppo tardi, mette le cose in chiaro. Nessuna possibilità di una sua comparsata come capolista di Forza Italia alla prossima tornata elettorale che andrà in scena a metà maggio. In palio il Comune. Unelezione, come spesso accade in questi frangenti, prevedibilmente seguita da strategiche dimissioni. «Non mi sento adatto», ha tagliato corto ieri mattina durante la cerimonia dintitolazione di una piazzetta a Giordano DellAmore. Una mossa a sorpresa che ha messo in fuorigioco i vertici azzurri da tempo impegnati in un pressing per convincere mister cinquecentomila preferenze a prestare volto e nome nella nuova scalata a Palazzo Marino. «Non sono troppo incline ad immaginare una mia presenza concreta e un reale impegno in consiglio comunale», assicura Albertini.
Aggiungendo con una punta di velenosa polemica, «dopo averlo sopportato per nove anni».Ancora aperta, invece, la partita Colli. Lex signora Provincia per rinunciare alla sua corsa solitaria chiede un assessorato. Di mezzo, però, cè la sua lista personale. Lei la vuole, Forza Italia no.
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