Bruxelles come Parigi: esplode l’ira degli immigrati

Sassaiole e bombe molotov. Anche le periferie belghe si infiammano. E Bruxelles ricorda la Parigi del 2005, quella degli scontri nelle banlieue. Sono 46 in tutto le persone arrestate, 43 soltanto nella notte di venerdì, in seguito ai disordini scoppiati per la seconda volta in 24 ore a Molenbeek-Saint-Jean, sobborgo alla periferia nord-occidentale di Bruxelles, uno dei più poveri e degradati del circondario della capitale belga, dove risiede una vasta comunità di immigrati, soprattutto di origini marocchine.
Porto abusivo di arma, detenzione di arma illegale, violenza e oltraggio a pubblico ufficiale: sono questi - ha riferito ieri il portavoce della polizia metropolitana, Johan Berckmans - i reati contestati. Gli incidenti erano stati innescati, nella tarda serata di giovedì, dal tentativo di alcuni agenti di controllare l’identità di un giovane: immediatamente i poliziotti si erano ritrovati circondati da una sessantina di individui dall’atteggiamento minaccioso, compresi diversi familiari del ragazzo, che avevano preso a lanciare qualsiasi cosa capitasse loro a tiro. La situazione era rapidamente precipitata: a poca distanza un altro agente era stato colpito alla schiena da una bottiglia incendiaria, mentre sul posto accorrevano sempre più facinorosi che prendevano a tempestare le auto di pattuglia con «cocktail molotov» e corpi contundenti vari. Alla fine nove agenti erano risultati feriti, e una decina delle loro auto erano state danneggiate. Gli aggressori arrestati erano però stati soltanto tre, tra cui un minorenne, per i quali è già stato disposto il rinvio a giudizio per direttissima.
La notte scorsa la scena si è ripetuta, con sassaiole e lancio di molotov, ma non si è arrivati allo scontro fisico e nessuno ha riportato lesioni; l’arrivo di rinforzi ha infine permesso alla polizia di condurre in porto la retata. Il sindaco di Molenbeek, Philippe Moureaux, nel frattempo ha disposto la cancellazione di tutti gli eventi pubblici previsti per il fine settimana sul territorio municipale; il divieto di radunarsi è particolarmente rigoroso per oggi, ultimo giorno del Ramadan, il mese islamico consacrato alla preghiera e al digiuno. Nell’area di recente si sono moltiplicati gli episodi penalmente rilevanti che hanno visto il coinvolgimento di bande criminali; in un caso è stato addirittura confiscato un fucile d’assalto del tipo kalashnikov, risultato poi rubato.


A fine luglio il governo belga, fresco di rimpasto, aveva trovato un’intesa per regolarizzare gli immigrati sans papiers e chi era in attesa di ottenere il diritto d’asilo proprio nel tentativo di mettere fine a una situazione divenuta esplosiva negli ultimi mesi.

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