Diciamolo chiaramente, ci credevamo un po' tutti che questo potesse essere finalmente l'anno del sospirato primo successo italiano nell'Open di casa femminile. Tutti a partire proprio da lei, Diana Luna, la più accreditata delle nostre ragazze scesa in campo per finalmente sfatare una tradizione negativa lunga ormai ventuno edizioni, carica al punto giusto e pronta a sferrare l'attacco finale nelle ultime 18 decisive buche. Non è andata proprio così alla fine e il sogno di vedere la ciliegina su una torta azzurra si è spento per una giornata storta, come il golf a volte regala purtroppo anche ai migliori. Ma il CartaSì Ladies Italian Open 2009 ha voluto comunque regalare un finale thrilling degno dei migliori Open. A trionfare dopo tre buche di playoff giocate con il fiato sospeso è stata non la strafavorita Laura Davies ma la giovane norvegese Marianne Skarpnord, capace di strappare alla leggenda del golf femminile un titolo che sembrava già scritto e assegnato ben prima della 18. E invece con un colpo di coda degno della migliore sceneggiatura, la Skarpnord, dopo essere stata tutto il terzo e decisivo giro in affanno e alla rincorsa della Davies, l'ha agguantata sul filo di lana a quota -12 grazie a un finale a dir poco strepitoso, tutto grinta, classe e nervi saldi, suggellato da un chilometrico putt di 10 metri imbucato per l'eagle 3 che ha mandato le due al play off contro ogni pronostico.
Non ce ne vorrà la Davies ma se a vincere questa riuscita edizione delle Rovedine è alla fine la bella Marianne, al secondo successo stagionale dopo il Deutsche Bank Ladies Open in Svizzera, il 'merito' è un po' anche suo; l'inglese dopo il birdie alla 16 ha fatto di tutto per rimettere in gioco la norvegese, a partire dal bogey della 17 fino al 'solo par' firmato alla 18 regolamentare, par 5 per la sua potenza a semplice portata di drive e ferro 8. E così il pokerissimo della Davies all'Open d'Italia si è trasformato magicamente nel trionfo della brava Skarpnord che si conferma come una delle più belle e giovani realtà del golf femminile continentale.
«Ho giocato il mio miglior golf di sempre - ha dichiarato la norvegese in sala stampa con la coppa appena conquistata al fianco - e a differenza di quando ho vinto in Svizzera non ero per nulla tesa, anzi. Giocare con Laura è fantastico - aggiunge per rendere giusto onore anche all'avversaria appena sconfitta - ti mette a tuo agio ed è molto piacevole. Ho cercato di giocare semplicemente colpo per colpo; dopo le prime nove buche, chiuse a +3, ero solo molto contrariata visto che ormai avevo sei colpi di distacco dalla Davies. Ma nel golf nulla è mai finito e anche quello che sembra impossibile a volte si trasforma in realtà».
Alle spalle della Skarpnord e della Davies, che hanno intascato rispettivamente 30.000 e 20.300 euro per le prime due posizioni in classifica, è giunta la spagnola Tania Elosegui, uno dei grandi nomi presenti a Le Rovedine, risalita dalla settima alla terza piazza del podio grazie a un bel 66 finale. La giornata storta di Diana Luna, solo 76 ieri, l'ha fatta scivolare dalla terza alla tredicesima posizione; migliore azzurra Giulia Sergas, ottima nona grazie a un 68 conclusivo frutto di un gioco corto nettamente più incisivo di quello mostrato venerdì. Anna Rossi e Veronica Zorzi 16esime, Sophie Sandolo e Margherita Rigon 29esime e la giovane amateur Camilla Patussi 50esima chiudono il gruppo delle azzurre, per un bilancio comunque buono per il golf femminile italiano.
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