Bufera sul sottosegretario I pm di Napoli insistono: «Cosentino va arrestato» Ma il Gip si oppone

Mandante e «determinatore» di una presunta azione corruttiva compiuta da Giuseppe Valente, titolare del consorzio Impregico, attivo nel settore dello smaltimento di rifiuti in Campania. È questa la nuova accusa contestata dai pm della procura di Napoli Alessandro Milita e Giuseppe Narducci al sottosegretario Nicola Cosentino. Per il reato di concorso in corruzione, i pm avevano chiesto l’emissione di una ordinanza di custodia in carcere a carico del parlamentare ma il gip Raffaele Piccirillo ha respinto la richiesta ritenendo insussistenti i gravi indizi di colpevolezza.
Cosentino è coinvolto nell’indagine della procura di Napoli che lunedì ha portato all’arresto dell’imprenditore Cipriano Chianese, titolare della discarica Resit, ora ai domiciliari, accusato di una estorsione da decine di milioni di euro.

Per i pm l’esponente Pdl avrebbe corrotto Giulio Facchi, l’ex commissariato per l’emergenza rifiuti, in concorso con altri indagati, tra i quali Giuseppe Valente, presidente del consorzio e ritenuto uomo vicino a Cosentino.

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