Cresce lallarme bullismo nelle scuole di Roma e della provincia. Lultimo caso ha coinvolto un ragazzo 14enne di origine marocchina, pestato da quattro coetanei alluscita di scuola. Il fatto è accaduto lunedì in via delle Fornaci a poche decine di metri dal portone dellistituto professionale Luigi Einaudi che il giovane Khalil frequenta.
Secondo la denuncia della madre e secondo quanto detto dalla stessa vittima agli inquirenti, gli aggressori sarebbero quattro coetanei di origine filippina, che frequentano la stessa scuola dellaggredito.
Non si tratta - secondo quanto racconta Khalil (padre marocchino e madre italiana) - del primo episodio che lo vede protagonista. Nei giorni scorsi minacce verbali e aggressioni sarebbero avvenute anche allinterno delle mura scolastiche. Fatti che - tra laltro - sarebbero stati denunciati dagli stessi professori del ragazzo. «Hanno provato a intimidirmi - racconta Khalil -. Mi è stato anche consigliato di cambiare classe e istituto. Ma io non mollo. Sarei anche disposto a far pace con loro ma oggi (ieri, ndr) non si sono presentati a scuola».
«Si tratta di un grave episodio di violenza - commenta Gianna Filardi, presidente del XVIII Municipio - che peggiora il clima già contrassegnato da pericolosi atti di bullismo di cui i giovani si rendono protagonisti sempre più spesso». «Sono seriamente preoccupata - continua Filardi - perché questi atti sono sicuramente segno di un grave disagio giovanile e frutto di una profonda crisi culturale che investe le coscienze dei giovani e che rende molti di loro inspiegabilmente violenti e altri dolorosamente fragili».
La stessa Filardi, insieme con il sindaco Veltroni e lassessore capitolino alle politiche scolastiche Maria Coscia, hanno incontrato ieri in Campidoglio il ragazzo e sua madre. Al termine dellincontro - secondo quanto riferito dal Campidoglio - il sindaco ha espresso la volontà di incontrare già oggi la dirigente scolastica dellistituto Einaudi per «concordare eventuali iniziative di contrasto e prevenzione di analoghi episodi di bullismo».
La madre di Khalil mostra però poca fiducia verso la capacità della scuola di frenare il fenomeno. «Con la preside non ci voglio parlare - si sfoga la donna -. Dopo i primi episodi aveva tentato di rassicurarmi dicendo ci penso io. Questi, però, sono i risultati.
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