Bus blindati per espellere i clandestini

Sono 33 gli immigrati rivelatisi clandestini e/o privi di documenti dopo l’intensificazione dei controlli dei biglietti fatti da lunedì a giovedì dal Nucleo tutela trasporto pubblico (Nttp) della polizia municipale, in accordo con Atm, su filobus e tram considerati «a rischio criminalità». Due di loro sono stati arrestati perché già destinatari di un decreto di espulsione (e uno di questi, processato per direttissima e nonostante la convalida dell’arresto, purtroppo già rimesso in libertà), in carico di un altro c’era invece un ordine di carcerazione emesso da un gip milanese dopo che, da un’indagine dei carabinieri di Sondrio, a capo di una banda di spacciatori. Tuttavia, a far scattare la reazione allarmata dei milanesi è stato il mezzo fornito dall’azienda trasporti ai vigili per trasportare i clandestini al comando di via Pietro Custodi per il fotosegnalamento. «Si tratta di un mezzo che Atm utilizza per il trasporto dei tifosi a San Siro. E che sembra un blindato» ci spiega il comandante della polizia municipale Emiliano Bezzon.
E mentre Palazzo Marino spiega le ragioni dell’intervento - «Il nucleo di tutela del trasporto pubblico esiste dal 200. Stiamo solo facendo più controlli.

Il resto sono polemiche pretestuose» - dalla sinistra radicale e dall’Arci arrivano dure critiche all’operato dei ghisa: «Inaccettabile organizzare retate che prendono di mira gli immigrati». Ma il Pirellone è dalla parte di Milano: «Chi non è d’accordo evidentemente vuol favorire chi vive in Italia da clandestino», commenta l’assessore regionale alla Sicurezza Massimo Ponzoni.

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