Cronaca locale

Business park e metropolitana Viale Ortles si rifà il look

Viale Ortles si prepara a cambiare volto. A essere precisi l’area interessata dal nuovo intervento di riqualificazione si estende lungo lo scalo ferroviario di Porta Romana, nell’area tra via Adamello, via Quaranta per arrivare alle porte del Parco Agricolo Sud. L’ambito di intervento si inserisce nel complesso progetto di riqualificazione urbana intrapreso dall’amministrazione Moratti. La rinascita del quartiere Ortles Ripamonti prevede la realizzazione della nuova linea del metrò (M4 che fermerà in piazzale Susa, viale Argonne e Forlanini), il passaggio del raggio verde numero 4, che da piazza Duomo passerà per viale Ortles fino all’abbazia di Chiaravalle. A due passi dalla fondazione Prada, il centro per l’arte contemporanea di via Fogazzaro, e dall’università Bocconi nascerà quindi un nuovo business park ispirato ai campus nord europei. Su un superficie complessiva di 88.291 mq sorgeranno uffici per 74.101 mq, alberghi, laboratori, residenze anche in edilizia convenzionata e piazze, spazi pubblici e un parco da 15.000 mq. Obiettivo del progetto - di cui gli architetti Antonio Citterio e Patricia Viel firmano il masterplan - mantenere la vocazione «produttiva» del contesto - un’ex area industriale dimessa - ma in una costante dialogo con il tessuto urbano esistente. Dietro questa maxi operazione Greenway, di cui la Compagnia Italiana Lavori Edili, la Cile per intenderci, è promotrice, e Beni stabili. La Cile è molto attiva sul territorio e realizza da anni progetti tra ristrutturazioni e nuove edificazioni. «Cile si aspetta che l’amministrazione dia una mano a risolvere i problemi del settore, dove sono a rischio molti posti di lavoro, promuovendolo, dove possibile - l’appello lanciato da Sergio Furini, amministratore delegato Cile - mentre oggi gli imprenditori edili sembrano invece oggetto di un’ostilità preconcetta».
Lo stesso gruppo (Greeenway e Beni Stabili) firma anche un’altra grossa operazione di riqualificazione tra la Barona e l’autostrada dei Fiori. Il progetto ridisegna il quartiere dismesso dell’ex-fonderia Vedani in via Schievano, nei pressi delle stazioni di Romolo e Famagosta. L’area, che si estende per 17.000 mq, delimitata a Nord dalla Ferrovia e a Sud dal Naviglio, si affaccia sulla vicina sede dello Iulm. Il masterplan prevede tre edifici destinati ad uffici, eco sostenibili ed all’avanguardia sotto il profilo dell’efficienza energetica. L’idea del progetto è creare un percorso unico di attraversamento della zona, dalla stazione di Romolo fino al parco Barona, valorizzando l’intera area con grandi spazi a verde (4.

761 mq), attrezzature per il pubblico, piste ciclopedonali.

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