La caccia ai manager: "Banchieri? Impiccati tutti ai pali della luce"

L’Università di East London sospende un docente che incita alla violenza. È uno degli organizzatori delle proteste contro l’imminente G20 londinese. Da oggi via alle manifestazioni, blindata la capitale britannica

La caccia ai manager: 
"Banchieri? Impiccati 
tutti ai pali della luce"

Londra «I banchieri potrebbero essere impiccati ai pali della luce» aveva dichiarato rabbioso durante un'intervista radiofonica alla Bbc sulle manifestazioni di protesta per il G20. Le dichiarazioni del professor Chris Knight, docente di antropologia all'università di East London non sono affatto garbate ai suoi datori di lavoro che l'hanno immediatamente sospeso dalle sue funzioni «in attesa dei risultati delle indagini di un'inchiesta aperta a suo carico». Il professore inglese che vive a Lewisham è soltanto uno degli organizzatori delle molteplici manifestazioni di protesta contro il summit che si preannuncia come il più difficile di sempre. Knight era stato sentito dalla Bbc all'indomani degli atti di vandalismo nell'abitazione scozzese dell'ex amministratore delegato della Royal Bank of Scotland, Sir Fred Goodwin. «Impiccheremo ai lampioni diverse persone come Fred the Shred - aveva proclamato minaccioso - nel giorno del pesce d'Aprile e posso soltanto augurarmi che siano solo dei fantocci. I banchieri devono capire quanto è grande l'odio e la rabbia nei loro confronti e devono sbrigarsi perché lo humour si può trasformare facilmente in ira».
Ieri, nonostante la sospensione, il docente ha rinnovato le sue minacce lanciando un messaggio diretto alla polizia. «Se premete il bottone nucleare, io premo il mio - ha detto -. Suona come una minaccia? Beh lo è, quindi non fatelo. Se volete la violenza l'avrete». Il gruppo del "Governo dei morti" che fa capo a Knight è uno dei più bellicosi pronto a scendere in piazza nelle giornate che precederanno il vertice insieme ad altre organizzazioni anarchiche e no global come "I Cavalieri dell'Apocalisse" e "Stop the War coalition". Per sfuggire alle poderose misure di sicurezza messe in atto da Scotland Yard i manifestanti utilizzano ormai le tecnologie avanzate. Comunicano soltanto via sms o in chat, si organizzano su Twitter e Facebook, riuscendo così ad eludere la potente macchina organizzativa della polizia britannica. Il summit avrà luogo il 2 aprile prossimo nel centro Excel dei Docklands, nell'est della capitale, ma già oggi partono le prime manifestazioni di protesta che metteranno a dura prova i 2.500 agenti schierati da Scotland Yard in sei reparti diversi.
Si comincia oggi con una manifestazione che partirà da Embankment, sulle sponde del Tamigi, e si concluderà a Hyde Park. Organizzata dall'associazione "Put People First" che riunisce 120 sigle diverse, Cgil compresa, chiede «una spartizione equa della ricchezza, un lavoro per tutti e un'atmosfera meno inquinata». La manifestazione dovrebbe richiamare migliaia di partecipanti. La giornata forse più pericolosa potrebbe rivelarsi però quella del 1° aprile, in cui un corteo guidato dalle organizzazione più arrabbiate come quella del professor Knight confluirà di fronte alla sede della Banca d'Inghilterra per gridare tutta la propria rabbia. Obiettivo principale, il blocco di tutte le attività istituzionali della City.

Per limitare al massimo i danni alcune banche hanno già deciso di chiudere gli uffici mentre la Federation for Small Business ha pubblicato alcune linee guida per i dipendenti della City invitandoli a vestire in modo da non attirare la collera dei manifestanti.

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