Caccia al mostro: voleva rapire un altro bimbo

In una settimana tre i tentativi di sequestro, sempre nelle vicinanze delle scuole. Si cerca un uomo sui 40-45 anni col codino

Caccia al mostro: voleva rapire un altro bimbo

Gaetano Ravanà

da Canicattì (Agrigento)

C'è sempre più paura a Canicattì dove nel giro di sette giorni, si sono verificati ben tre casi di rapimenti di bambini nei pressi delle scuole cittadine. L’ultima denuncia, che è stata presentata alla caserma dei carabinieri nella giornata di ieri, riguarda una mamma che sostiene di essere riuscita a stento ad evitare il rapimento del figlio di nove anni che era appena uscito dalla scuola. La caratteristica è simile all’episodio, che venerdì scorso ha scatenato una vera e propria psicosi da «mostro» a Canicattì. Ieri polizia, carabinieri e vigili urbani hanno potenziato i controlli davanti gli istituti scolastici. I controlli, proseguiranno per tutta la durata dell'anno scolastico o almeno fino a quando questa brutta vicenda non sarà chiarita del tutto.
Molti genitori hanno preferito accompagnare in classe i propri figli per maggiore tranquillità. Sono diversi coloro che hanno già chiesto incontri con i dirigenti scolastici per rafforzare anche le misure di sicurezza all'interno degli istituti scolastici. Le indagini delle forze dell’ordine sono in corso a Canicattì per cercare di fare luce sugli episodi, ma non è facile anche perché di elementi importanti non ce ne sono molti. Venerdì mattina una madre aveva denunciato che la propria figlia di nove anni sarebbe stata avvicinata da un uomo che avrebbe tentato di portarla via mentre stava andando a scuola. La piccola, che frequenta la quarta classe della elementare «La Carrubba», ha riferito che uno sconosciuto con i capelli brizzolati, una volta sceso da una vettura di colore azzurro chiaro, avrebbe tentato di afferrarla con forza.
L’uomo avrebbe desistito di fronte alla reazione della bambina, che si è messa ad urlare. La piccola era anche caduta e questo particolare ha fatto desistere il malintenzionato. La scorsa settimana, sempre a Canicattì, una donna aveva denunciato un altro tentativo di rapimento ai danni della figlioletta di tre anni che si trovava seduta sul seggiolino della Fiat Panda. La donna aveva prelevato la figlioletta dalla scuola e prima di far ritorno a casa, si era fermata dinanzi ad un esercizio commerciale per fare degli acquisti. Dall'interno del negozio, ha notato che un uomo si era avvicinato alla sua autovettura e stava cercando di portare via la bimba con la forza.
A quel punto, la mamma si era messa a gridare e il malvivente era fuggito. Il terzo caso, emerso ieri, sarebbe invece accaduto davanti una scuola del quartiere di Borgalino, il centro storico di Canicattì. Anche in questo caso le urla della madre e della bambina di sette anni, avrebbero messo in fuga un uomo. Le forze dell’ordine hanno anche diffuso un identikit: si tratterebbe di un uomo sui 40-45 anni, con dei capelli lunghi raccolti con una coda.
Gli inquirenti ritengono che si potrebbe trattare di qualcuno con dei problemi psichici, ma non viene esclusa anche la pista della pedofilia.

Informative sulla vicenda sono stati inviati anche ai colleghi delle province di Caltanissetta ed Enna allo scopo di verificare se nel loro archivio c’è qualcuno che abbia caratteristiche simili a quelle ricostruite nell’identikit. Si sta cercando di verificare se ci siano analogie con un altro caso denunciato la scorsa settimana nella vicina Campobello di Licata quando qualcuno avrebbe cercato di portare via un bambino all’uscita dalla chiesa.

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