Domenica in Lombardia si apre la nuova stagione venatoria che coinvolgerà 90mila appassionati residenti sul territorio regionale. La chiusura è prevista per il 31 gennaio 2012, secondo scadenze diversificate per aree geografiche e specie cacciabili.
"Sull'attività venatoria - il monito di Coldiretti Lombardia - è necessario usare equilibrio e buon senso: i cacciatori, oltre all'adozione di elementari norme di sicurezza, devono anche avere cura di non danneggiare i campi coltivati e il lavoro degli agricoltori". Perché chi va a caccia deve avere la licenza e pagare una tassa di concessione governativa di 173 euro all'anno e una tassa regionale di 65 euro. Obbligatoria, inoltre, una polizza assicurativa per responsabilità civile e infortuni ed essere in possesso di un tesserino regionale ove devono essere segnate le giornate di caccia e i capi di selvaggina prelevati.
I cacciatori lombardi possono praticare il prelievo venatorio solo in alcune zone prestabilite denominate Ambiti territoriali di caccia (Atc) o Comprensori alpini di caccia (Ca) dove risultino regolarmente associati, versando una quota annuale variabile (a seconda che si tratti di Atc o di Ca e del tipo di caccia praticato) dai 50 ai 300 euro, oppure in aziende private (le aziende agrituristico venatorie e le aziende faunistico venatorie).
Inoltre l'esercizio venatorio è consentito in via esclusiva solo in una delle seguenti forme: vagante in Zona Alpi (nei Ca), da appostamento fisso, nelle altre forme consentite negli Atc.
Caccia, pronte 90mila doppiette
Domenica si apre la stagione venatoria che terminerà il prossimo 31 gennaio. La Coldiretti: "I cacciatori rispettino le norme di sicurezza e non danneggino i campi coltivati e il lavoro degli agricoltori"
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