Caccia, via alla stagione tra proteste e nuove regole

In Lombardia, durante la stagione venatoria ormai alle porte, si potranno cacciare fringuelli, peppole, pispole e frosoni in deroga alle direttive europee. Lo ha stabilito il Consiglio regionale approvando, tra le polemiche dell’opposizione e degli ambientalisti, il provvedimento che disciplina il prelievo della caccia in deroga per la stagione 2009-2010.
Tra le novità: decadono i divieti di caccia sui valichi. La competenza sulla loro introduzione spetterà al Consiglio regionale e non più alle province che potranno solo avanzare delle proposte. Inoltre sarà possibile utilizzare come richiamo per la cattura anche il colombo domestico e cacciare due nuove specie di volatili, il frullino e il combattente. I cacciatori potranno praticare una forma di caccia differente da quella prescelta (vagante o da appostamento fisso) per 15 giorni a partire dal primo ottobre. Prima era invece possibile solo per 10 giorni a partire dal primo novembre. Il Consiglio ha anche deciso che l’Osservatorio regionale sostituirà l’istituto faunistico nello stabilire parametri e quantitativi cacciabili delle specie selvatiche. Inoltre, le stazioni ornitologiche a scopo scientifico potranno essere istituite solo nelle oasi di protezione naturale. Ripartita da dove si era interrotta lo scorso 31 luglio per mancanza del numero legale, la discussione sul provvedimento si è conclusa con una votazione a scrutinio segreto, chiesta dal Pdl. Alcuni gruppi della minoranza contrari al testo hanno abbandonato l’aula dichiarando di «non voler partecipare alla votazione di un provvedimento illegittimo».


Molte le polemiche perché, secondo l’opposizione e gli ambientalisti, è stato fatto «un ennesimo strappo alle regole dell’Unione Europea per la tutela dell’avifauna». Le associazioni ambientaliste hanno organizzato un presidio fuori dal Pirellone si sono rivolti ai consiglieri rimasti in aula gridando «Vergogna, Vergogna».

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