Hai presente quel genere di donna che ti crea solo casini? La vedi e ogni campanello d'allarme che hai nel cervello comincia a suonare. Lindsey è un tipo così, di una bellezza quasi inespressiva, freddina, un po’ fine a se stessa. Carina ma niente di che. Letale perchè insospettabile. Cremonini a tipe del genere gliele ha sempre cantate chiare: gli uomini e le donne sono uguali. Perchè non è vero che le donne devono sempre amare qualcuno per andarci a letto, non è vero che le donne si innamorano di tutti quelli con cui fanno sesso, non è vero che le donne non possono amare più di una persona per volta, non è vero che le donne che si fanno una storia fuori dalla coppia sono piene di sensi di colpa e non è vero che alle donne non interessi il cosiddetto piacere fisico occasionale. Lindsey l’occasione l’aveva trovato nel tipo meno raccomandabile, che di solito è il genere più raccomandato per le occasioni mordi e fuggi: Paul Terry, trentuno anni, divorziato, padre di due figli, sciupafemmine e dalla famiglia sottosopra. Il padre una volta è stato beccato a rifornire di cocaina uno spacciatore, la madre e la sorella sono state pizzicate più di una volta a rubare in un supermercato. E del fratello vi raccontiamo dopo.
Lindsey però è fidanzata con Dale Roberts, ventiquattro anni, aria timida e faccia da bravo ragazzo, che fa il portiere in quinta divisione nel «Rushden and Diamonds» e che considerava la fidanzata quel genere di amore per cui un uomo è disposto a dare la vita. Infatti l’hanno trovato impiccato la notte tra mercoledì e giovedì nel suo appartamento di Higham Ferrers, Northants, cento chilometri a nord di Londra. Lo stesso dove lo scorso maggio Lindsey aveva consumato con passione il suo capriccio per Paul lo sciupafemmine. C’è chi incassa il tradimento a muso duro, chi si consuma in estenuanti dibattiti sui perchè, chi da la colpa alla serotonina che confonde i desideri e chi prende e se ne va senza dire una parola. Lui aveva preferito perdonare ma da quella notte aveva smesso di sperare e di amare, ma anche di arrabbiarsi e di soffrire, aveva smesso con le emozioni, con quel pensiero fisso dentro capace di cancellare tutti gli altri. «Viveva nella vergogna e prendeva antidepressivi - raccontano con lo sguardo basso i suoi amici -. Sentiva di aver perso tutto e credeva che Lindsey lo facesse sembrare un imbecille». Come Wayne Bridge, per esempio. «Ecco giusto: viveva nel terrore di essere visto come un altro Wayne Bridge».
Ed è qui che arriva il fratello di Paul Terry, John, che è il capitano del Chelsea di Carlo Ancelotti e uno dei più forti difensori del mondo quando non si tratta di andare all’attacco, come tradizione di famiglia, delle mogli altrui. L’avevano beccato pure lui portarsi a letto la donna di un altro, in particolare il suo migliore amico e compagno di squadra, Wayne Bridge appunto, la bravata era costata a John la fascia di capitano dell’Inghilterra ai mondiali e a Wayne i mondiali stessi visto che mai e poi mai avrebbe più diviso lo spogliatoio con chi gli aveva spogliato la moglie, Vanessa Perroncel, altro genere rispetto a Lyndsey, e soprattutto altra, sontuosa, anatomia come raccontano i calendari di intimo di cui era modella. Lo avevano appena premiato come «Padre dell’anno», tutto vizi privati e pubbliche virtù, lui che, sussurrano, aveva costretto Vanessa ad abortire, lui che aveva fatto di tutto per nascondere quella storia alla stampa visto che Samsung, Umbro e Nationwide, avevano investito milioni sulla sua immagine di eroe senza macchia e senza paura.
Come John Terry e Bridge, perchè sennò che dinasty è, anche Paul Terry e Roberts fino allo scorso anno avevano giocato assieme, poi lo sciupafemmine, annusata forse l’aria, era passato al Darlington. Dicono che tradire faccia bene alla salute e aiuti a vivere meglio, ma dipende sempre dai punti di vista. Bridge aveva mollato Vanessa prima di scoprire le corna. A Lindsey sarebbe bastato non dare tutta quella corda.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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