Calcio

"Ci ha pensato il karma...". Le bordate di Calhanoglu al Milan

Hakan Calhanoglu si è preso la sua personale rivincita su alcuni dei suoi ex compagni del Milan che l'avevano sbeffeggiato durante i festeggiamenti scudetto dello scorso maggio

"3-0 e a casa, ci ha pensato il karma". Le bordate di Calhanoglu al Milan

Hakan Calhanoglu ha atteso quasi otto mesi per togliersi dei macigni dagli scarpini. Era il 22 maggio del 2022 quando il Milan festeggiava la vittoria del 19esimo scudetto, con alcuni dei suoi protagonisti, ex compagni di squadra del turco, che si erano macchiati di sfottò troppo sopra le righe con tanto di insulti nei confronti dei cugini e in particolare dell'ex compagno di squadra. Soprattutto Zlatan Ibrahimovic, ma non solo, aveva calcato la mano nei confronti di Calhanoglu reo di aver "tradito" il Milan per passare dall'altra sponda del Naviglio. "Chiamate Hakan", la provocazione di Ibra al suo ex amico che ha tenuto tutto dentro e che al momento buono ha rispedito tutto al mittente. "Voglia di rivincita dopo le feste scudetto del Milan? Io preferisco stare zitto ma è stato pesante per me vedere certe cose che non mi aspettavo, ma il karma torna tutto".

Il veleno di Hakan

Calhanoglu è stato uno dei migliori in campo e al termine del match ha esalto la sua Inter: "Questa è una vittoria molto importante, per me ancora di più. Sono molto contento grazie ai miei compagni e ai tifosi che sono venuti qui. Abbiamo vinto 3-0 e non dobbiamo dire altro. Avevamo fame, loro devono rispettarci. È finita 3-0 e li abbiamo mandati a casa velocemente, li abbiamo mangiati", il commento al vetriolo dell'ex Bayer Leverkusen ai microfoni di Sportmediaset. Calhanoglu ha poi lanciato la sfida al Napoli in campionato nonostante i 10 punti di distacco: "Vittoria spinta per lo scudetto? Noi ci crediamo fino alla fine, abbiamo iniziato bene l’anno con il Napoli poi il pari contro il Monza che nessuno si aspettava e poi le vittorie contro Verona e stasera. Se si continua vincere poi il resto arriva ma noi ci crediamo".

Non solo Calha

Il turco si è preso la sua rivincita sul campo e verbalmente, ma non è stato il solo nella serata di Ryad. Anche Edin Dzeko e Alessandro Bastoni hanno voluto dare lezioni di stile ad alcuni dei loro avversari. "Quando si vince bisogna festeggiare, ma anche rispettare l'avversario. L'abbiamo fatto, abbiamo vinto e festeggiato in maniera giusta. Siamo contenti", la sentenza di Dzeko. "Ci tenevamo tantissimo. Avevamo il dente avvelenato dopo i loro festeggiamenti, ce li siamo segnati tutti e oggi abbiamo vinto. Ci siamo portati in campo la rabbia e abbiamo fatto capire subito al Milan che oggi non era serata per loro".

Le parole del presidente

Steven Zhang, al termine della partita, ha voluto ribadire la vicinanza della proprietà e ha rilanciato ancora una volta il progetto Suning: "Vincere un derby e vincere una coppa è sempre emozionante. Sei anni fa abbiamo iniziato il progetto, questo quarto titolo è molto gratificante per noi. Per me è un cammino indimenticabile, ringrazio tutti quelli che hanno camminato con me e che continueranno a farlo: manager, dirigenti, allenatori. Guardando al passato, abbiamo fatto sempre le cose giuste.

Finché sarò presidente, il nostro progetto è focalizzato sul vincere come squadra e come società".

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