Morto Carlo Sassi, il giornalista che rivoluzionò il calcio in tv con la moviola

Aveva 95 anni. Pioniere dell’uso della moviola, introdotta nel 1967, ha cambiato il modo di raccontare il calcio e lo sport in televisione

Morto Carlo Sassi, il giornalista che rivoluzionò il calcio in tv con la moviola
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Carlo Sassi, il volto storico della moviola in televisione, è morto oggi all’età di 95 anni. Fu proprio lui a introdurre e rendere celebre, lo strumento che tutte le domenica anima il dibattito e le polemiche tra i tifosi delle diverse squadre. Per chi ne ha memoria e anche qualche capello bianco, un bel po' di decenni fa, quando non esistevano ancora Sky e DAZN e svariate telecamere in campo, per conoscere la risoluzione degli episodi arbitrali più discussi, bisognava attendere la Domenica Sportiva e appunto la voce di Sassi. Pareri precisi e puntuali, forniti con analisi e replay, un raro esempio di pacatezza e competenza. Ma soprattutto riusciva a stemperare polemiche, risultando credibile e imparziale agli occhi dei telespettatori, qualsiasi squadra tifassero. Una virtù che forse manca agli opinionisti di oggi.

Nato a Milano il 1° ottobre 1929. Originariamente tifoso dell'Inter, è divenuto col tempo un sostenitore della Cremonese per l'amicizia con lo storico presidente grigiorosso Domenico Luzzara. La passione per il calcio era nata da ragazzino. Nel 1946 fece un provino per l'Inter, firmò poi per l'Angerese, in Serie C, ma la carriera si fermò per un grave infortunio a un ginocchio. Per altre 4 stagioni giocò nella Gaviratese, poi dopo gli studi alla Bocconi fu assunto in banca, dove lavorò per 9 anni prima di approdare in Rai nel dicembre 1957. Iniziò fin da subito a collaborare con la Domenica Sportiva. Erano anni di evoluzione per la televisione sportiva, alla ricerca di nuove forme per raccontare il calcio. Grazie a lui la moviola divenne uno strumento centrale, capace di far discutere milioni di italiani dopo ogni partita.

Una data chiave nella sua carriera è il 22 ottobre 1967, quando durante un derby Milan-Inter si verificò un episodio controverso: un gol di Gianni Rivera fu convalidato, ma dalle immagini rallentate si concluse che la palla non aveva oltrepassato completamente la linea di porta. Quell’evento segnò l’inizio della centralità della moviola all’interno della Domenica Sportiva e nel racconto televisivo del calcio, diventando uno strumento di analisi, confronto e spesso di polemica. Nel corso degli anni, Sassi curò per lungo tempo la rubrica della moviola all’interno della DS, e negli anni Ottanta condusse anche un segmento chiamato Pronto moviola, in cui commentava in diretta gli episodi controversi della giornata, spesso intervenendo con collegamenti telefonici con i calciatori protagonisti. Fino al 1991 rimase legato alla RAI in quel ruolo. Dopo una parentesi in Mediaset (con L’Appello del Martedì) e altri impegni televisivi, tornò in Rai dove, nel 1992, condusse con Sandro Ciotti Quasi Gol e a partire dal 1993 partecipò a Quelli che il calcio affiancando Fabio Fazio e Marino Bartoletti, fino al 2001.

La Rai "esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Carlo Sassi, giornalista e storico volto della Domenica Sportiva.

Pioniere dell’uso della moviola, introdotta nel 1967, ha cambiato il modo di raccontare il calcio e lo sport in televisione - il ricordo dell'emittente pubblica - Con rigore e passione ha accompagnato per decenni i telespettatori, lasciando un segno indelebile nella storia del giornalismo sportivo italiano".

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