
È già il Milan di Massimiliamo Allegri. I rossoneri vincono di "corto muso" contro il Bologna grazie ad un gol dell'eterno Luka Modric, ma il protagonista assoluto è stato il tecnico livornese, rimasto senza giacca ed espulso nei minuti finali.
Uno sfogo plateale contro l'arbitro e, soprattutto il quarto uomo dopo la revoca del rigore che avrebbe potuto chiudere il match. Tutto inizia dopo l'annuncio VAR dell'arbitro Mercenaro, che spiega che Freuler non commette alcun fallo su Nkunku. Le proteste dei rossoneri sono veementi, perché prima dell'episodio c'è un evidente contatto Lucumí-Nkunku, sanzionabile con il rigore e con il possibile rosso al difensore, ma non viene preso in considerazione.
Subito dopo Allegri si avvicina al quarto uomo Rapuano e inizia a dirgli qualcosa in modo veemente, con entrambe le mani vicino alla bocca. L'ufficiale richiama prontamente a gran voce il direttore di gara Mercenaro che, su segnalazione del suo collaboratore, si avvicina alla panchina ed estrae il rosso. A quel punto Max sfodera il suo tipico show, togliendosi la giacca. Sfodera un sorriso amaro e inizia a muoversi ancora verso Rapuano, "trattenuto" a fatica dal team manager Marangon mentre Saelemaekers gli urla "calma, calma". Dopo aver urlato tre volte "bravo" al quarto uomo e qualcosa di incomprensibile, Allegri lascia il campo imbestialito.
“Babe, wake up. Allegri’s first official crashout clip has arrived.” pic.twitter.com/19DJFS8kYw
— Matt Santangelo (@Matt_Santangelo) September 14, 2025
Nel post gara Allegri ha cercato di minimizzare l'accaduto spiegando però che la giacca gli ha impedito forse di lasciarsi andare ulteriormente:"Cosa è successo? Niente di che. C'è stato l'episodio del rigore e in quel momento ho avuto da ridire, ma niente di che. Con il quarto uomo. Fortunatamente la giacca mi ha salvato". In conferenza poi ancora più serafico: "Non mi sono fatto idee, non ho rivisto niente. Se Fabbri al VAR ha deciso che il rigore non c'era, era giusto annullarlo".
Non è la prima volta che il tecnico rossonero si lascia andare a reazioni di questo tipo. Anzi negli anni trascorsi alla Juventus, più volte si è ritrovato "senza giacca" al culmine delle proteste. Dalla prima storica e ironica volta a Carpi nel 2015 all'ultima finale di Coppa Italia contro l'Atalanta, quando nei minuti di recupero, ai bianconeri non viene fischiato un fallo in attacco e lui esplode.
Ora dovrebbe essere punito con almeno un turno di squalifica che gli
impedirà di essere in panchina nella prossima partita del Milan, ovvero contro l'Udinese, sabato 20 settembre. Una punizione, che Allegri è ben lieto di barattare con i tre punti di ieri sera. Su questo non ci sono dubbi.