Calcio

Apprensione per Gianluca Vialli, l'ex attaccante di Sampdoria e Juve ricoverato a Londra

Dopo lo stop annunciato in Nazionale, l'ex attaccante di Sampdoria e Juve è stato ricoverato a Londra, dove era già stato curato per un tumore al pancreas

Apprensione per Gianluca Vialli, l'ex attaccante ricoverato a Londra

Si sono aggravate le condizioni di Gianluca Vialli, l’ex calciatore di Sampdoria e Juve e dirigente della Nazionale, a cui nel 2017 è stato diagnosticato un tumore al pancreas.

Che qualcosa stesse succedendo, purtroppo, è parso evidente mercoledì scorso, quando l’ex attaccante, attraverso il sito della Figc, aveva annunciato uno stop dal ruolo di capo delegazione degli azzurri. Quel "spero in modo temporaneo" aggiunto riferendosi "allo stop degli impegni presenti e futuri con la Federcalcio" aveva fatto suonare un campanello d’allarme per tutto il mondo del calcio.

Ieri da Londra, dove Vialli si è trasferito a vivere anni fa dopo la parentesi con la maglia del Chelsea, è arrivata la notizia che le sue condizioni si sono aggravate al punto da obbligarne il ricovero nella clinica dove Vialli aveva già sostenuto i due cicli di chemioterapia per il tumore al pancreas scoperto nel 2017. Il momento è molto delicato: la prova è il viaggio della madre 87enne Maria Teresa, partita nel pomeriggio da Cremona per l’Inghilterra.

Intorno a Vialli si è stretta anche la comunità degli amici legata al mondo del calcio. Immediatamente aveva ricevuto messaggi di solidarietà da tanti ex compagni (Ravanelli e Cabrini), giocatori che aveva guidato durante la carriera da allenatore (Terry) e personaggi famosi del mondo del calcio (Gravina, Marchisio) e non (Fedez, Salvini, Lapo Elkann). Tutti al fianco di Gianluca per dargli il coraggio di lottare ancora. A cominciare dal ct della Nazionale Roberto Mancini, uno dei 4 che ha portato a spalla il feretro di un altro suo grande amico, Sinisa Mihajlovic, recentemente scomparso per le conseguenze di una leucemia.

Nella stessa occasione era intervenuto anche il presidente della Lazio Claudio Lotito:"Io penso che dobbiamo approfondire alcune tematiche, ricorrono troppo spesso alcune malattie che potrebbero essere legate al tipo di stress e di cure. Anche Vialli sta male. Stiamo parlando del nulla, non c’è nessun discorso scientifico, certo ci dobbiamo porre l’interrogativo sul perché accadono queste cose in modo ricorrente. Accadono anche nella vita ordinaria ma su dei fisici possenti e forti è più difficile che possano accadere. Mi auguro non ci sia nessun nesso, però ci dobbiamo porre degli interrogativi a 360 gradi per approfondire alcuni tipi di malattie che cominciano a essere numerose nel nostro mondo".

In precedenza anche il suo conterraneo Antonio Cabrini gli aveva scritto una lettera poi resa pubblica dalla Provincia di Cremona in cui sottolineava: "Caro Gianluca quando ho letto sul giornale che hai rinunciato al tuo ruolo di capo delegazione della Nazionale mi si è stretto il cuore. Conoscendo il tuo straordinario attaccamento alla Maglia Azzurra, ho capito che un simile passo da parte tua può avere un solo significato: la partita che stai giocando ti sta impegnando molto! L’avversario, quello che tu chiami "il compagno di viaggio indesiderato", sta giocando sporco, come un difensore che affonda il tackle, non per conquistare la palla, ma per far male all’avversario.

E allora io, da tuo compagno-amico, ti scrivo per farti coraggio".

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