
In Europa tira un vento nuovo, proveniente dalla penisola scandinava. Non era mai accaduto infatti che alle semifinali delle Coppe continentali arrivassero contemporaneamente una squadra norvegese (il Bodo/ Glimt, prima assoluta per una formazione rappresentante del regno guidato da Harald V) e una svedese (il Djurgarden che ripercorre i fasti del più titolato Goteborg, fra le prime quattro della Coppa Uefa nel 1987).
Parli del Bodo, squadra della città capoluogo della contea di Nordland di 53mila abitanti situata poco oltre il circolo polare artico a 16 ore di auto da Oslo e capitale europea della cultura 2024, e il pensiero corre già al confronto del 6 giugno dell’Italia di Spalletti contro la Norvegia di Haaland. Senza considerare che per gli azzurri già la Svezia è stata una bestia nera, vedi spareggi per la qualificazione mondiale 2018.
Il Bodo prima dell’arrivo di Knutsen e del suo assistente Kalveness in panchina (2017) era definita una «squadra-ascensore» per il suo saliscendi tra prima e seconda serie norvegese. Oggi il club che ha vinto l’Eliteserien quattro volte negli ultimi cinque anni ed era già arrivato ai quarti di Conference League per poi essere eliminato dalla Roma, travolta nel girone ma in seguito vincitrice del torneo, ha una compagine con una cultura di allenamento unica con sessioni spietate ad alta intensità, come dimostrano le proprietà di palleggio dei giocatori. Molti dei quali sono prodotti locali come il playmaker Berg o l’ala Hauge (nella foto, per lui una breve esperienza al Milan), tra gli esponenti principali della nazionale dei Leoni di Solbakken. O ancora capitan Saltnes, due gol nella gara di andata contro la Lazio risultati alla fine decisivi.
Per la vittoria sulla squadra di Baroni nella lotteria dei rigori sono arrivati i complimentidel primo ministro Støre e la punzecchiatura del club ai biancocelesti sui social. Nel 2022 l’ex laziale Paolo Di Canio, dopo la sconfitta con la Roma, aveva definito la squadra norvegese “una banda di salmonari”. La risposta è stata postare un’immagine di un tifoso della Roma, generata con l’intelligenza artificiale, in cui compaiono i fratelli Gallagher – storici membri degli Oasis – con indosso una sciarpa del Bodo/Glimt e in mano un salmone appena pescato.
Ora tocca all’Italia «vendicare»
l’onore patrio, con la consapevolezza che la gara del 6 giugno a Oslo sarà un crocevia importante se non decisivo nel cammino verso la rassegna iridata di Usa 2026. Obiettivo che gli azzurri non possono davvero fallire...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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