Calciatori obbligati a indossare il simbolo Lgbt. Ma l'attaccante islamico si rifiuta

La sua squadra si gioca la salvezza, ma Mohamed del Nantes tira dritto: "Motivi di fede"

Calciatori obbligati a indossare il simbolo Lgbt. Ma l'attaccante islamico si rifiuta
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La campagna di sostegno alla lotta contro l’omofobia della Ligue 1 torna a fare discutere. Per il terzo anno di fila l’attaccante del Nantes Mostafa Mohamed si rifiuta di scendere in campo con la patch dell’iniziativa e il logo della Ligue 1 color arcobaleno favore dei diritti Lgbt. Tutte le squadre francesi devono indossare questa maglietta speciale, ma il calciatore islamico non ha alcuna intenzione di vestirla. Una decisione forte, considerando che domani il Nantes si gioca la salvezza in casa contro il Montpellier già retrocesso.

Il Nantes multerà il centravanti egiziano per il suo rifiuto e la somma sarà destinata a un’associazione impegnata nella lotta contro le discriminazioni. Ma in un primo momento il club aveva provato ad aggirare le polemiche: il tecnico Antonie Kombouarè in settimana aveva parlato di un problema muscolare. "Non parteciperò alla partita Nantes-Montpellier. Non avevo intenzione di esprimermi pubblicamente ma capisco che ci sia il bisogno di chiarire la mia posizione, senza alimentare il dibattito” le parole di Mohamed in un lungo post pubblicato su Instagram: “Ognuno ha una storia, una cultura, una sensibilità - ha proseguito il ventisettenne - Vivere insieme è anche riconoscere che questa diversità si può esprimere in modo diverso a seconda delle persone. Credo nel rispetto reciproco ma per me certi valori sono profondamente radicati, legati alle mie origini e alla fede, e rendono difficile la mia partecipazione a certe iniziative".

Mohamed evitò di scendere in campo già nel 2023 e nel 2024. Due anni fa rifiutò categoricamente di vestire la maglia con i numeri color arcobaleno e il suo entourage dichiarò che avrebbe subito minacce. Come ben noto, l’islam condanna fortemente l’omosessualità. Ma il bomber del Nantes non è stato l’unico a scatenare polemiche.

L’anno scorso il centrocampista del Monaco Mohamed Camara decise di coprire la patch dell’iniziativa pro-Lgbt e il logo della Ligue 1 con lo scotch. Inoltre, preferì non apparire nella foto di gruppo con un cartellone volto a denunciare l’omofobia.

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