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CDK miracolato dal tocco della Dea (e del Gasp)

Dal flop col Milan alla rinascita con l'Atalanta. De Ketelaere trasformatosi da brutto anatroccolo in cigno. Forse aveva bisogno solo del mister giusto

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Stai a vedere che forse Charles De Ketelaere non era il bidone, che tutti avevano dipinto dopo la prima annata italiana col Milan. Una stagione da incubo caratterizzata da 0 gol segnati in 40 partite ufficiali tra campionato e coppe con un misero assist fine agosto (Milan-Bologna) messo a referto. Davvero troppo poco per giustificare l`investimento fatto dai rossoneri, che l`avevano pagato 35 milioni per strapparlo al Bruges. Eppure Maldini e Massara erano pronti a giurare sulle qualità del belga, tanto da pagare con l`esonero la scelta considerata disastrosa. E così CDK ha passato tutta l`estate sul mercato con sulle spalle l`etichetta vendesi fino alla chiamata arrivata da Bergamo a metà agosto. Luca Percassi e Gian Piero Gasperini decidono, infatti, di scommettere sul classe 2001, convinti di riuscire a riportarlo ai fasti pre Milan. Detto, fatto. Missione compiuta come testimoniano i 9 gol e 7 assist finora tra Serie A, Europa League e Coppa Italia.

Mica male per chi era già stato bollato come un flop. Forse a Charles serviva solamente un po` più di tempo e un ambiente che lo coccolasse dandogli totale fiducia. Quello trovato a Zingonia, dove Gasp fin dal primo allenamento ha detto di rivedere in lui Ilicic. E il campo sta confermando il vaticinio del tecnico di Grugliasco. Attenzione però: in nerazzurro De Keteleare è esploso giocando attaccante. Seconda punta e all`occorrenza falso nueve. Mai dietro le punte, dove giostrano Koopmeiners e Pasalic. Pioli invece a più riprese l`aveva definito un trequartista. Il Milan, infatti, l`aveva acquistato per giocare alle spalle di Giroud.

Peccato che la maggior parte delle gare nel campionato belga Charles le avesse giocate largo a destra nel tridente. Un errore di valutazione tecnico-tattica risolto da mago Gasp, che ha trovato l`abito giusto per rilanciare e far esplodere De Ketelaere. Tanto che ora la Dea appare sempre più convinta di riscattarlo a fine stagione per 22 milioni. Dovesse continuare così, il belga potrebbe diventare tra 1-2 anni l`ennesima plusvalenza milionaria atalantina. Chi l`avrebbe mai detto soltanto 6 mesi? Forse nessuno.

O forse serviva solo trovare l`allenatore giusto per metterlo nelle condizioni ideali di esprimersi al meglio.

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