"Collaboreremo per trovare i responsabili": la Juventus al fianco di Lukaku

La Juventus ha fatto sapere che intende collaborare con le forze dell'ordine per scovare i responsabili dei cori razzisti a Romelu Lukaku: "A loro sarà applicato il codice di gradimento"

"Collaboreremo per trovare i responsabili": la Juventus al fianco di Lukaku

La Juventus si schiera al fianco di Romelu Lukaku e delle forze dell'ordine per il brutto episodio di razzismo avvenuto martedì sera allo Stadium in occasione della semifinale di andata di Coppa Italia. La società bianconera, sul proprio sito ufficiale e sui canali social ha espresso tutta la vicinanza all'attaccante belga facendo sapere che "come sempre, sta collaborando con le forze dell'ordine per individuare i responsabili di gesti e urla razzisti verificatisi ieri sera. Anche in questo caso nei confronti dei responsabili sarà applicato il 'codice di gradimento'".

Nel suo comunicato ufficiale la Juventus tende a ribadire come già dal 2010 nascevano i progetti del club bianconero al fianco dell'Unesco nella lotta al razzismo. Nel 2010 venne creata la borsa di studio “Un Calcio al Razzismo”, divenuto poi nel 2013 "Un calcio al razzismo–Gioca con me", allargando il suo raggio d’azione all’inclusione sociale. E poi ancora l'Unesco Cup, il cui ricavato è stato destinato a due progetti per il recupero dei bambini soldato del Mali e della Repubblica Centrafricana, e il documento "Colour? What Colour?", presentato nella sede dell'Unesco a Parigi il 27 novembre 2015: un prezioso strumento che analizza la connessione tra fenomeni di discriminazione e contrasto all’inclusione a livello internazionale in relazione allo sport.

La solidarietà dell'Inter

Romelu Lukaku sta incassando tutta la solidarietà del caso ma anche l'Inter ha voluto ribadire con forza la vicinanza al suo giocatore in un momento per niente simpatico: "Siamo fratelli e sorelle del mondo. Dal 9 marzo 1908 è questa la nostra storia. Vogliamo ribadire con fermezza che ci schieriamo compatti contro il razzismo e ogni forma di discriminazione. Il calcio e lo sport devono essere non solo un veicolo di emozioni ma anche di valori chiari e condivisi, che nulla hanno a che fare con quanto visto ieri sera negli ultimi minuti della semifinale di coppa Italia a Torino, Juventus-Inter.Per questo ribadiamo tutto il nostro appoggio, il nostro affetto e la nostra solidarietà a Romelu Lukaku, come il mondo del calcio sta facendo da più parti in queste ore. Forza Rom, siamo con te!".

Espulsione giusta?

Da martedì sera in tanti si stanno domandando se fosse giusto comminare un cartellino giallo al belga per la sua esultanza (già vista in nazionale in occasione di Svezia-Belgio). Il suo dito rivolto alla bocca è stato interpretato come una provocazione da parte del direttore di gara Massa che ha dunque espulso l'attaccante dell'Inter, già ammonito in precedenza per un fallo in attacco commesso su Federico Gatti. Da quell'espulsione si è scatenato poi un parapiglia che ha coinvolto Juan Cuadrado, ammonito a sua volta e che dovrà dunque saltare il match di ritorno perché diffidato ma anche Samir Handanovic che provocato e poi colpito con un pugno dallo stesso colombiano ha rimediato il cartellino rosso, così come lo stesso Cuadrado che prenderà sicuramente più di una giornata.

Rafael Leao ha segnato e esultato a modo suo contro il Napoli nel big match di domenica e giustamente non è stato ammonito dal direttore di gara. La stessa cosa sarebbe potuta valere per Lukaku che oltre a esultare - spesso e volentieri ultimamente in quella maniera - ha anche zittito qualche "tifoso" che gli aveva fatto recapitare valanghe di cori razzisti.

Ma a pagare per questo silenzioso e simbolico gesto è stato l'attaccante belga, che non ci sarà nella sfida di ritorno: sarebbe bastato un po' di buonsenso in più da parte del direttore di gara per evitare il parapiglia finale e tutto il veleno del post partita.

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