Calcio

Così parlò Zlatan: "Sono ancora Dio. Leao si concentri, Cdk pazienti e vedrete che..."

Assente ormai da più di sette mesi, lo svedese ha rilasciato un'intervista a Sport Mediaset che è quasi un piano programmatico per il futuro suo e dei rossoneri

Così parlò Zlatan: "Sono ancora Dio. Leao si concentri, Cdk pazienti e vedrete che..."

Alla ricerca disperata di un appiglio per risollevarsi dalla crisi dell'ultimo mese, il Milan può dire di aver ufficialmente ritrovato Zlatan Ibrahimovic. Assente ormai da più di sette mesi, lo svedese ha rilasciato un'intervista a Sport Mediaset che è quasi un piano programmatico per il futuro suo e dei rossoneri. «Sto molto bene. Sono rientrato in gruppo e mi sento libero, in campo e fuori. Significa che sto bene. In questo periodo ho fatto di tutto per aiutare mister, staff e club da fuori. Ho avuto pazienza perché dovevo rientrare al top, il recupero sta andando tutto secondo i piani», ha esordito così Zlatan, a cui ora il Milan chiede un appoggio sia tecnico che morale.

«Se entro in campo lo faccio per portare risultati e per fare quello che ho sempre fatto. Altrimenti non sarebbe una sfida per me, starei a casa a giocare coi miei figli».

Non sono figli suoi ma attendono una scossa due dei giovani più nel mirino della critica, Leao (nella foto) e De Ketelaere: «Rafa deve restare concentrato e giocare a calcio. Tutto il resto si risolve. È diventato più forte rispetto a un anno fa, solo che ora tutti sanno chi è. Charles? È un talento, deve solo sbloccarsi». E su Pioli: «Le critiche sono cose normali, siamo professionisti e dobbiamo accettarle, se non le reggi non puoi fare questo lavoro». Ora il ritorno, alle porte, forse già contro il Torino domani: «Adesso c'è da aiutare la squadra in campo, bisogna cambiare la musica. Mi sento ancora Dio? Certo, non cambia niente. Sono sotto pressione da 25 anni perché sono il migliore, sono abituato a tutto questo.

Il ritiro? Non è nei miei piani», ha concluso Ibrahimovic, ufficialmente pronto a ripartire.

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