Mondiali 2026, Curaçao fa la storia: è la nazione più piccola mai qualificata

Alla nazionale caraibica basta un pareggio contro la Giamaica per strappare il pass per i Mondiali 2026. Con 156.115 abitanti è il Paese più piccolo a tagliare questo traguardo

Mondiali 2026, Curaçao fa la storia: è la nazione più piccola mai qualificata
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Per la prima volta nella storia Curaçao si qualifica ai Mondiali di calcio, in programma a giugno 2026 tra Stati Uniti, Messico e Canada. La nazionale caraibica strappa un pareggio 0-0 contro la Giamaica e diventa la nazione più piccola al mondo per popolazione a qualificarsi per la fase finale della Coppa del Mondo chiudendo al primo posto e senza sconfitte il Gruppo B di qualificazione della Concacaf. Un risultato storico nonostante l’assenza del suo allenatore Dick Advocaat in panchina. Il 78enne, che in carriera ha guidato anche le nazionale olandese in tre diverse occasioni oltre a Corea del Sud, Belgio e Russia, è dovuto tornare nei Paesi Bassi lo scorso fine settimana per motivi familiari.

Secondo l’ufficio centrale di statistica di Curaçao, il Paese ha una popolazione di 156.115 abitanti. L’Islanda, con poco più di 350mila abitanti, era a oggi la nazione meno popolosa ad aver raggiunto la fase finale della Coppa del Mondo quando si qualificò per il torneo in Russia nel 2018. Non sono certo mancate le polemiche, con le proteste veementi nel finale da parte della Giamaica, a cui è stato revocato un calcio di rigore in maniera piuttosto clamorosa al 95' di una partita che si è conclusa ben oltre i 10 minuti di recupero. Nel mezzo, peraltro, due legni colpiti dalla Giamaica, di cui uno all’87’ a portiere battuto. Insomma, anche la dea bendata ci ha messo il suo per scrivere questa straordinaria pagina di storia.

Ma qual è stato il segreto di Curaçao? Un aspetto che balza all'occhio è che gran parte dei giocatori convocati da Advocaat sono nati in Olanda. Di fatto una stratagemma utile per aumentare le possibilità di andare al Mondiale, per un Paese che non può certo disporre di un bacino d’utenza molto ampio. Si tratti di giocatori abituati a calcare il palcoscenico dell’Eredivisie, in grado di rispondere alla convocazione di Advocaat in virtù delle proprie origini, date da genitori e parenti Curaçaoan. Il difensore centrale, ad esempio, è Armando Obispo del PSV Eindhoven. Non mancano vecchie conoscenze del calcio italiano, come Livano Comenencia, giocatore che i tifosi della Juventus hanno avuto modo di apprezzare con la maglia della Next Gen. Nato a Breda e cresciuto nel Psv Eindhoven, il 21enne ha accettato di vestire la maglia di Curaçao, diventandone uno dei trascinatori.

In attesa di completare il quadro delle 48 qualificate ai Mondiali del 2026, è tempo di celebrare Haiti e Panama, che torneranno ad essere protagoniste ai Mondiali. Alla formazione panamense basta il 3-0 rifilato all’El Salvador, complice l'harakiri del Suriname, ko a sorpresa contro il Guatemala (3-1). Suriname qualificata al playoff internazionale solo grazie ai gol fatti, migliore rispetto all’Honduras. A 52 anni di distanza dall’ultima volta, tornerà a giocare un Mondiale anche Haiti, che batte la concorrenza di Honduras e Costa Rica nel proprio raggruppamento, staccando il pass per una competizione che manca dal 1974. 2-0 al Nicaragua e primo posto nel girone, con Honduras al secondo posto e Costa Rica addirittura terzo.

Iraq e Repubblica Democratica del Congo già qualificate per l’ultimo atto del playoff internazionale.

A raggiungere Bolivia (Sudamerica) e Nuova Caledonia (Oceania), sono state proprio Giamaica e Suriname, che si giocheranno le loro ultime chance a marzo. Sei slot rimasti: quattro di marca europea e due che verranno fuori dagli incroci intercontinentali. Poi il quadro sarà completo.

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