Calcio

Fa Cup, ancora scontri e tanto sangue: ecco cosa è successo in Inghilterra

Il derby fra West Bromwich e Wolverhampton, tornatosi a giocare dopo 12 anni con la presenza del pubblico, è finito nel peggior modo possibile con la partita interrotta al 78’ sul 2-0 per i Wolves

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Uno dei tanti derby sentitissimi che in Inghilterra ha già fatto versare tantissimo sangue, una gara ad altissimo rischio che si é disputata oggi a distanza di 12 anni dall’ultima volta con la presenza del pubblico sugli spalti é, nuovamente, tornata ad essere una delle partite più sanguinose della storia del calcio British.

Il quarto turno di FA Cup fra West Bromwich e Wolverhampton si è trasformato nella ennesima pagina macchiata di sangue del calcio inglese. Succede tutto al minuto 78’ dopo la rete del 2-0 degli ospiti siglata da Cunha, quando l’arbitro Thomas Bramall è costretto ad interrompere il gioco perché i sostenitori delle due squadre si sono riversati in campo ed hanno fatto scoppiare una rissa senza esclusioni di colpi.

Le scene sono delle più macabre: tifosi portati via con il sangue che colava in volto per via delle ferite, match ripartito dopo oltre 38 minuti di sosta forzata. Emblematica in tal senso la scena del difensore della squadra di casa Kyle Bartley che ha preso in braccio il piccolo figlio per portarlo in salvo. L’intervento delle forze dell’ordine è servito per ristabilire la sicurezza all’interno dell’impianto sportivo e impedire agli hooligans di rovinare, ulteriormente, una gara da bollino rosso.

Le avvisaglie erano già arrivate dopo il fischio d’inizio del match, perché i tifosi del Wolverhampton avevano lanciato dei petardi verso il settore dell’altra squadra. Durante il match, per più di una volta, sono stati lanciati oggetti verso il centrocampista Tommy Doyle - giocatore dei Wolves - mentre si apprestava a battere alcuni calci piazzati.

L’autore del secondo gol, Cunha, ha voluto a fine partita dire la sua su quanto accaduto: “Vengo dal Sud America, questo genere di cose succedono. Certo, è brutto vedere alcuni bambini piangere e cose del genere, ma la cosa più importante è che tutti siano al sicuro”, cui ha fatto eco il capitano del West Brom Jed Wallace: “Molti giocatori erano angosciati perché è lì che sedevano le loro famiglie. Erano preoccupati per loro, ecco perché hanno iniziato a correre verso le panchine. Nessuno vuole vedere una cosa del genere nel calcio”.

La partita è poi terminata con una vittoria per 2-0 per il Wolverhampton, ma ci sono tutti gli elementi per ritenere che adesso il West Bromwich dovrà sicuramente affrontare un’indagine della federazione inglese sulla gestione degli scontri.

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