Finisce l'era Suning: l'Inter passa al fondo americano Oaktree

La conferma è arrivata dal fondo statunitense che è subentrato a Steven Zhang dopo otto anni di gestione. Ecco quali saranno i prossimi passi

Finisce l'era Suning: l'Inter passa al fondo americano Oaktree
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Adesso è ufficiale: l'era Suning all'Inter è conclusa, la società nerazzurra passa a Oaktree. Lo ha annunciato in una nota il fondo statunitense. "Dal 22 maggio 2024, fondi gestiti da Oaktree Capital Management, LP sono proprietari di FC Internazionale Milano - si legge - Ciò fa seguito al mancato rimborso del prestito triennale concesso da Oaktree alle holding dell'Inter, scaduto il 21 maggio 2024 con un saldo complessivo di circa 395 milioni di euro".

Oaktree ricorda che "nel maggio 2021, con l'Inter che si avviava a registrare perdite finanziarie record per l'esercizio finanziario 2020/2021, Oaktree ha fornito alle holding dell'Inter le risorse necessarie per stabilizzare la situazione finanziaria del club e continuare così ad operare, garantendo anche il pagamento di giocatori e dipendenti. Nei tre anni trascorsi dall'intervento di emergenza di Oaktree, l'Inter ha vinto la sua ottava e nona Coppa Italia, si è assicurata la sesta, settima e ottava Supercoppa, e ha guadagnato il 20esmo scudetto e la storica seconda stella, oltre ad aver raggiunto la finale di Champions League per la prima volta dal 2010". Quella che è la nuova proprietà nerazzurra si dice dedicata"a conseguire il miglior risultato per la prosperità a lungo termine dell'Inter, con un focus iniziale sulla stabilità operativa e finanziaria del club e i suoi stakeholder".

"Oaktree ha un grandissimo rispetto per la storia dell'Inter, la passione dei giocatori, la lealtà degli interisti - si legge nella nota - ha inoltre grande considerazione per il significativo ruolo del club nei confronti della città di Milano, dell'Italia e della comunità sportiva globale. Oaktree intende lavorare a stretto contatto con l'attuale team di gestione dell'Inter, con i partner, con la lega e con gli organi di governo dello sport per garantire che il club sia posizionato per il successo dentro e fuori dal campo, concentrandosi su una gestione e una governance solide con una visione di crescita sostenibile e di successo".

Chi è Oaktree Capital

Fondata nel 1995 a Los Angeles, dove ha tuttora la sede principale, specializzata in strategie di investimento alternative. Il campo d’azione include infrastrutture, debiti e prestiti consolidati. Ha un patrimonio gestito di circa 192 miliardi di dollari, con 1200 dipendenti in 23 città sparse tra Nordamerica, Europa, Asia e Oceania. Dal 2020 detiene l'80% del Caen club francese di Ligue 2, assieme al produttore cinematografico Pierre-Antoine Capton. Uno dei suo fondatori (Bruce Karsh) ha una quota di minoranza dei Golden State Warriors.

Oaktree è presente nell’azionariato di Arsenale Group (hotel di lusso), di MBE Worldwide (centri di vendita al dettaglio Mail Boxes Etc), della società di gestione del risparmio Castello SGR, della casa di produzione Asacha Media (nata dall'acquisto delle case Picomedia e Stand By Me), di Banca Progetto e di Costa Edutainment (società che gestisce parchi scientifici a tema tra cui l’Acquario di Genova). Howard Marks e Bruce Karsh sono stati tra i fondatori del fondo e oggi sono entrambi co-chairman, con Karsh che occupa anche il ruolo di Chief Investment Officer. Jay Wintrob è invece l'ad del gruppo.

I prossimi passi

Dovrà passare qualche settimana per tornare alla gestione "straordinaria" del club, Un iter ben definito che partirà dalle dimissioni dell'attuale CdA e alla nomina di quello nuovo, passando per il pagamento, a Suning, della differenza tra il saldo del prestito (circa 380 milioni) e il valore che il perito darà della società, passo necessario per diventare proprietario di oltre il 99% delle quote.

L'altro passo fondamentale è ovviamente la nomina del board: i membri del cda in quota Suning dovranno lasciare come, probabilmente, faranno i due uomini Oaktree (Carlo Marchetti e Amedeo Carassai) prima di rientrare nelle nuove nomine. Il presidente è ancora da decidere. L'anima sportiva sarà confermata (Marotta avrà almeno inizialmente tutte le deleghe del club), come d'altronde il fondo Usa ha già fatto con il Caen dove ha tenuto solo la gestione amministrativa del club.

Il mercato subirà un rallentamento di una ventina di giorni prima di ripartire seguendo la strada già tracciata in questi mesi da Marotta e Ausilio: il saldo tra entrate e uscite, quindi, come accaduto nelle ultime sessioni, dovrà essere a zero o meglio positivo, ma questo non ha fin qui rappresentato un problema per una dirigenza abituata da anni a navigare in acque agitate.

Le reazioni

"Mi dispiace tantissimo. Ho stima di Zhang, ha cercato in tutti i modi di far bene e ha fatto bene perché ha vinto due scudetti e un sacco di trofei. Non è riuscito a coprire tutti i debiti che si è creato per l'Inter, non è che i soldi li abbia spesi per i fatti suoi. Mi dispiace che sia finita così". Lo ha detto a LaPresse l'ex presidente dell'Inter Massimo Moratti commentando il passaggio di proprietà del club nerazzurro dalla famiglia Zhang al fondo Oaktree. "Era nell'aria da qualche settimana, ma speravo che ce la facesse a tenere l'Inter - ha aggiunto - Se l'ho sentito nell'ultimo periodo? L'ho sentito recentemente ma non avevamo parlato di questo argomento".

"Il mondo è cambiato: fino a qualche anno fa le proprietà di Inter e Milan erano nelle mani di due imprenditori italiani, perdipiù milanesi come me e Berlusconi, adesso siamo passati ai fondi. Vuole dire che è finita l'epoca del romanticismo. Il mondo è diventato un pò asettico ed è passato nelle mani di questi fondi: non si sa chi sono, cosa fanno. C'è di mezzo la finanza, evidentemente". Così Ernesto Pellegrini, altro ex presidente dell'Inter, intervistato dalla redazione sportiva del GR Rai, sulle vicende nerazzurre.

"È una spersonalizzazione del calcio, ma non riguarda solo Inter e Milan. Dove andrà a finire questo calcio spersonalizzante? Difficile fare delle previsioni, perché è un mondo che sta cambiando, anzi è già cambiato e bisogna accettarlo così com'è - aggiunge l'ex presidente nerazzurro - al tifoso interessa relativamente chi comanda e chi è il proprietario. Interessa solo che la squadra del cuore vinca. È successo così anche con Zhang, praticamente sparito da parecchi mesi: non si vede e non si sente.

Tuttavia l'Inter è in buone mani: Marotta, Antonello, Ausilio sono tre grandi professionisti che hanno fatto molto bene. Rimpiango un pò i miei tempi, ma ormai è acqua passata. Questa è la realtà di oggi e bisogna rispettarla".

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