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Douglas Costa nei guai, mandato d'arresto dal Brasile: ecco cosa rischia

Il calciatore ex Juventus è finito nel mirino della giustizia brasiliana per il mancato pagamento degli alimenti dei figli. Adesso rischia un anno di carcere

Douglas Costa nei guai, mandato d'arresto dal Brasile: ecco cosa rischia

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Guai per Douglas Costa. Per il calciatore brasiliano, ora in forza ai Los Angeles Galaxy, è stato decretato l'arresto da parte della Corte di giustizia del Rio Grande do Sul per mancato pagamento del mantenimento dei figli. La notizia è stata rilanciata dal quotidiano brasiliano O Globo e poi riportata dagli altri media internazionali. Da marzo veste la maglia della squadra californiana ma la sua avventura in MLS non è stata molto esaltante, visto che ha già chiuso la stagione con solo 4 presenze dopo un infortunio alla gamba.

La sentenza emessa dall'8° tribunale di Porto Alegre, stabilisce che la reclusione dell'ex Juventus dovrà essere della durata di un anno e potrà essere eseguita da un ufficiale giudiziario o da un ufficiale di polizia, indipendentemente dalla sua posizione attuale. Quindi, il giocatore potrebbe essere portato in qualsiasi carcere. Inoltre è stato reso noto che il calciatore dovrà essere tenuto in un luogo separato da quello occupato dai normali detenuti, secondo quanto stabilito dall'art.528 del c.p.c brasiliano.

Intanto al portale GaúchaZH, l'avvocato Sérgio Queiroz, ha comunque affermato che Douglas Costa ha già fatto sapere che presenterà ricorso per annullare la decisione in tribunale, contando poi sull'appello. I tempi però sono davvero stretti perché in Brasile il mandato di arresto diventa esecutivo entro 30 giorni dalla notifica dell'atto. E l'attaccante, ora appunto negli Stati Uniti, potrebbe essere arrestato anche lontano dal Brasile a seconda di quanto prevedono i trattati internazionali in vigore tra gli Stati.

L'avventura alla Juventus

Arriva alla Juventus nell'estate del 2017 dal Bayern Monaco con la formula del prestito con diritto di riscatto per un computo totale di 46 milioni di euro. Dopo un avvio in sordina, il brasiliano cambia marcia, sia in campo che nelle gerarchie di Allegri, al punto da diventare un fattore determinante nella corsa scudetto vinto dalla Vecchia Signora, dopo un duello serratissimo con il Napoli. Douglas Costa, appunto, è l'uomo in più. Con lui in campo la Juve accresce notevolmente le proprie soluzioni offensive e il classe 1990 si distingue come il calciatore della Serie A in grado di completare più dribbling ed effetturare più cross, in relazione ai minuti giocati. I numeri sono emblematici: 47 presenze, 6 goal e 13 assist.

Le prestazioni convincenti spingono la dirigenza juventina al riscatto immediato in estate ma già dalla seconda stagione - quella dell'approdo a Torino di Cristiano Ronaldo - qualcosa si inceppa. La sua seconda stagione piemontese è un flop totale, gioca la metà delle partite rispetto all'anno precedente contribuendo con appena 1 rete e 1 assist. Le sue quotazioni sembrano nuovamente in ascesa quando nell'estate del 2019 con l'arrivo di Maurizio Sarri che di lui disse "Douglas Costa è un potenziale top player che forse è ancora inesploso, o almeno non esploso con grande continuità".

Sarri punta forte su "Dougy" ma l'esterno brasiliano dopo un buon avvio si perde di nuovo a causa di una sequela impressionante di guai muscolari che lo costringono, spesso e volentieri, ad ammirare i compagni dalla tribuna. La Juve non ci crede più e alle porte della stagione 2020-2021 fa marcia indietro e ritorna da dove era venuto, ossia al Bayern Monaco, che lo riaccoglie con la formula del prestito secco.

Un addio inevitabile con più di un rimpianto.

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