
Il provvedimento non è definitivo e necessita della convalida da parte del Tribunale dei Minori, attesa nei prossimi giorni, quasi certamente per lunedì visto che di mezzo c'è la giornata di oggi, Ferragosto, quindi sabato e domenica. Rifacendosi all'articolo 403 del codice civile - che concede alle pubbliche autorità la possibilità di intervenire "quando il minore è moralmente o materialmente abbandonato o si trova esposto, nell'ambiente familiare, a grave pregiudizio e pericolo per la sua incolumità psico fisica" - il comandante della Polizia Locale di Milano, Gianluca Mirabelli, ieri mattina ha fatto collocare in comunità tre dei quattro minorenni rom che si trovavano a bordo dell'oramai famigerata Citroën Ds4 bianca che lunedì mattina, sbandando, ha travolto e ucciso al quartiere Gratosoglio la 71enne Cecilia De Astis mentre camminava su un'area verde. I quattro poi erano fuggiti e, rintracciati il giorno dopo grazie alle indagini dei vigili, erano stati riaffidati dalla Procura dei Minori di Milano ai tutori, ovvero ai genitori perché non imputabili per la loro età che è inferiore ai 14 anni.
Il 13enne che era alla guida, suo fratello di 12 anni e la cuginetta 11enne sono stati allontanati e si trovano ora in una comunità protetta lombarda. Tutto questo dopo che nella notte tra mercoledì e giovedì i quattro ragazzini sono stati portati via dallo stanziamento nomade dove abitualmente risiedono a Milano - un campo di loro proprietà sempre al Gratosoglio, in via Selvanesco - proprio dai parenti ai quali erano stati riaffidati dopo l'omicidio stradale e l'omissione di soccorso di cui questi ragazzini sono responsabili. All'appello infatti manca uno dei quattro, un maschio di 12 anni che ancora non è stato rintracciato.
Secondo quanto finora ricostruito, la ragazzina 11enne è stata rintracciata giovedì sera dalla Polizia Stradale sulla A6, la Torino-Savona, al casello di Fossano (Cuneo) a bordo di un furgone diretto verso Ventimiglia (quindi verso il confine francese) e guidato dalla nonna della piccola che si trovava insieme ad altri ragazzini minorenni. Oltre a prendere in carico la bambina per riportarla a Milano, la Polstrada ha denunciato il "gruppetto" per ricettazione perché il furgone su cui viaggiavano era pieno di vestiti rubati. I due fratelli di 13 e 12 anni la Locale li ha trovati invece più tardi nella notte in Piemonte: erano in un campo nomadi abusivo di Beinasco (Torino) e dormivano a terra insieme alle rispettive madri.
Secondo le indagini svolte fin qui dalla Polizia Locale di Milano i quattro ragazzini minorenni, domenica pomeriggio avevano derubato i bagagli da una Citroën Ds4 bianca che avevano trovato parcheggiata in via Fratelli Rizzardi e che appartiene a 4 giovani turisti provenienti da Strasburgo e che risiedono in un B&B. Dopo aver portato tutta la refurtiva - pc e Ipad, poi recuperati dai vigili e riconsegnati ai legittimi proprietari - al campo di via Selvanesco, al Gratosoglio, i bambini avevano trovato nei troller anche la chiave di riserva dell'auto. Erano così tornati in serata sul luogo del furto rubando anche la macchina che avevano poi nascosto non lontano dal campo rom. La mattina successiva, lunedì, la tragedia: con il 13enne al volante, i quattro intorno a mezzogiorno hanno percorso circa due chilometri verso il centro e sono arrivati in via Saponaro: lì, dopo una sbandata in curva, l'auto è finita sull'area verde accanto al marciapiede falciando Cecilia De Astis, morta praticamente sul colpo. "I freni non funzionavano bene e ho preso la signora" ha confessato il 13enne.
Dopo l'incidente, lui e gli amici sarebbero "scappati per la paura" e, dopo
essere saliti a bordo di un tram, hanno raggiunto il centro commerciale "Fiordaliso" di Rozzano, tornando soltanto a tarda sera nel campo di via Selvanesco. Tutto senza raccontare agli adulti nulla di quanto era accaduto.