"Ha preso a pugni due calciatori Primavera". Lui nega poi si scusa. Cosa rischia Zaniolo

Al calciatore, in forza alla Fiorentina, potrebbe costare cara la bravata dopo il match Primavera tra i viola e la Roma. La Procura della Figc ha aperto un'indagine

"Ha preso a pugni due calciatori Primavera". Lui nega poi si scusa. Cosa rischia Zaniolo
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Tra Nicolò Zaniolo e la Roma volano gli stracci. Che fosse finita male era cosa nota ma ora i rapporti tesi tra l'ex enfant prodige del calcio italiano, che ha calcato l'erba dell'Olimpico dal 2018 a gennaio 2023, e il club giallorosso ha raggiunto il punto di non ritorno. Di sicuro le ruggini di quel rapporto odio-amore, terminato con un addio tumultuoso, non sono ancora andate via.

Teatro dello scontro è la semifinale del campionato Primavera tra Fiorentina e Roma, vinta 2-1 dai toscani. Zaniolo era in tribuna a vedere il match. Chi era da quelle parti racconta: Zaniolo non era in sè, era sopra le righe, a fine partita è entrato negli spogliatoi della Roma, senza autorizzazione e apparentemente per orinare. Il gesto sarebbe stato interpretato come provocatorio dalla delegazione giallorossa e ne sarebbe nato un parapiglia, durante il quale avrebbe preso a pugni due calciatori. L’inviata di Sportitalia, la tv che ha trasmesso la partita, ha raccontato di urla "che si sentivano fuori dal tunnel" e cazzotti.

Le versioni dei due club sono però contrastanti. Parla prima la Roma e afferma che il giocatore si sarebbe recato nello spogliatoio della squadra Primavera al termine della partita e avrebbe avuto un comportamento provocatorio nei confronti di alcuni atleti del vivaio. Durante il confronto, sarebbero stati colpiti fisicamente due calciatori della formazione Primavera. Secondo quanto emerge, i due ragazzi sarebbero Marco Litti e Mattia Almaviva; il secondo è lo stesso che ereditò simbolicamente la fascia di Francesco Totti il giorno del suo addio alla Roma.

La Fiorentina ha riportato invece direttamente le parole di Zaniolo: "Al termine della partita sono sceso negli spogliatoi per complimentarmi con i ragazzi della Fiorentina e poi sono passato nello spogliatoio della Roma per salutare e complimentarmi anche con loro per la stagione, ma ad un certo punto hanno iniziato ad insultarmi quindi, a quel punto, per evitare che la situazione degenerasse, ho preferito andare via". Nel mezzo la versione di Galloppa, allenatore dei ragazzi viola che dice: "Ho tenuto i ragazzi fuori, volevo evitare problemi. Ho visto una rissa. Non volevo che i ragazzi rischiassero nulla. Una scena pietosa".

Proprio oggi è arrivato il messaggio sui social dell'ex calciatore della Roma, che ha voluto fare chiarezza sull'episodio: "Voglio chiedere scusa con il cuore per quanto accaduto ieri. So di aver reagito male e me ne assumo la responsabilità. Sono andato lì con l'unico intento di dare un segnale positivo, di stare vicino ai ragazzi in un momento difficile dopo la partita. Purtroppo, sono stato provocato verbalmente da un ragazzo e, sbagliando, ho perso la calma. È un errore che mi pesa, soprattutto perché so di dover essere un esempio per i più giovani. Ci tengo però a precisare che i fatti sono ben lontani da quanto ricostruito e che da parte mia, oltre ad una discussione verbale, non c'è stato alcun comportamento fisicamente aggressivo. So di aver deluso qualcuno con questo episodio, ma spero che possiate capire che non era mia intenzione mancare di rispetto a nessuno".

Intanto il capo della Procura federale, Giuseppe Chinè, vuole vederci chiaro.

La Procura Figc ha il dovere di ricostruire esattamente che cosa sia successo e in che misura sia stato violato il Codice di Giustizia Sportiva e vuole farlo in fretta: per questo è stata aperta un'indagine e i primi interrogatori verranno fatti già nella giornata di oggi. Se emergerà che davvero Zaniolo ha colpito con un pugno qualcuno della Primavera giallorossa, per lui sarebbe inevitabile una squalifica molto pesante.

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