Calcio

Ibra supremacy: torna in Nazionale a 41 anni

Dopo le voci degli scorsi giorni, il Ct della Svezia ha convocato Zlatan Ibrahimovic per le prossime partite di qualificazione agli Europei contro Belgio ed Azerbaijan. A convincerlo, oltre allo stato di forma, il contributo che potrà dare nello spogliatoio

Ibrahimovic torna in Nazionale a 41 anni

Ti aspetteresti che i tifosi della nazionale svedese, alla notizia della convocazione di un calciatore di 41 anni in nazionale, si lasciassero andare a proteste sui social media nei confronti dello stato derelitto del calcio scandinavo. Il fatto che questo giocatore stagionato si chiami Zlatan Ibrahimovic fa tutta la differenza del mondo. Che il Ct della Svezia Janne Andersson avesse già parlato con il veterano del Milan si sapeva da qualche tempo ma non molti si aspettavano davvero di vederlo nella lista dei convocati per le prossime partite di qualificazione agli Europei contro Belgio ed Azerbaijan del 24 e 27 Marzo. Invece no, l’unico, vero “highlander” del calcio mondiale dimostra ancora come l’età conti per tutti tranne che per lui. Ora che il lungo e complicato recupero dall’intervento al ginocchio che l’aveva tenuto fuori dal campo dallo scorso Maggio è quasi completo, tempo di tornare a vestire la maglia della Nazionale e contribuire alla rinascita della Svezia.

"Si sente pronto ed in forma"

Le parole del commissario tecnico svedese subito dopo la pubblicazione della lista dei convocati lasciano peraltro poco spazio ai dubbi: Ibra “si sente pronto ed è in un buono stato di forma. Zlatan è sceso in campo tre volte per sempre più minuti col Milan, anche se è rimasto fuori per parecchio tempo”. A dire il vero non è che lo svedese abbia fatto vedere chissà quali meraviglie in campo con i rossoneri ma ad interessare Andersson sembra quello che lo ha reso prezioso per la cavalcata trionfale dell’anno scorso: il suo ruolo nello spogliatoio. “Da quel punto di vista sono sicuro che possa contribuire molto al nostro gruppo. Certo sul campo sarà prezioso ma anche al di fuori dal campo”.

Zlatan Ibrahimovich

Zlatan era già tornato a giocare con la Svezia l’anno scorso, in vista del cruciale play-off per il Mondiale in Qatar contro la Polonia ma, entrato in campo a solo 11 minuti dal triplice fischio, non riuscì ad evitare la sconfitta per 2-0 che negò agli scandinavi il biglietto per Doha. Nei 68 minuti giocati con il Milan, incluso il deludente pareggio casalingo contro la Salernitana di lunedì scorso, Ibra è sembrato sempre più in palla, pur senza riuscire a mostrare nessuno dei colpi che l’hanno reso così famoso in carriera. A quanto pare, però, questo è stato abbastanza per convincere il Ct ad aggregarlo al gruppo che si giocherà l’accesso ai prossimi Europei.

Ci sarà ma non da titolare

A rassicurare i tifosi milanisti, magari preoccupati per un possibile infortunio che lo tolga nuovamente dal gruppo, qualche giorno fa, in un’intervista al sito svedese Fotbollskanalen, Andersson aveva più o meno fatto capire che Ibrahimovic difficilmente vedrà il campo. “Non lo vedo come un titolare ma sicuramente potrà entrare a partita in corso e darci una mano. Inoltre ha talmente tanta personalità ed esperienza da condividere coi compagni più giovani da essere davvero prezioso per il gruppo”. Non è dato sapere quanto Zlatan sia soddisfatto di questo ruolo di “chioccia”, ma a sentire il ct svedese, non vede l’ora di vestire la maglia della nazionale. “Sta bene, altrimenti non avrebbe accettato la convocazione. Siamo rimasti sempre in contatto durante il suo recupero. La settimana scorsa abbiamo parlato e questo ha fatto la differenza. È ansioso di fare la sua parte".

Nelle ultime uscite della Svezia, Andersson si era lamentato della mancanza di leaders in campo, sperando che Isak e l’ex bianconero Kulusevski si prendessero maggiori responsabilità. Visto il suo momento complicato al Tottenham, meglio forse affidarsi a gente più esperta come Ibrahimovic ed Ekdal. “Avere giocatori esperti è importante. Quando mancano, tocca ad altri prendersi la squadra sulle spalle. Ekdal è uno di quelli che avrei voluto avere a disposizione in questa fase di transizione. Ecco perché sono davvero contento che sia lui sia Zlatan tornino a darci una mano. Saranno davvero preziosi sia in campo che nello spogliatoio”.

Magari non riuscirà a mettere colpi spettacolari come il famoso “scorpione” da fuori area contro l’Inghilterra, ma il buon vecchio Ibra saprà comunque rendersi utile.

Il fatto di vederlo di nuovo in campo con la maglia della Svezia farà venire sicuramente un sorriso agli amanti del calcio.

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