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Inter, ecco i tre punti di forza che il City dovrà assolutamente fermare

L'Inter può mettere in difficoltà il Manchester City? Ecco quali sono i punti di forza dei nerazzurri che potrebbero fare la differenza nella finale di Istanbul

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Quante chance ha l'Inter di battere il Manchester City? Secondo le previsioni della vigilia davvero poche. La maggioranza dei pronostici vede infatti i Citizens nettamente favoriti. Eppure come spesso avviene nelle finali, a Istanbul potrebbe esserci una sorpresa. Ne sono sicuri alcuni ex grandi allenatori italiani.

Per primo Fabio Capello, subito dopo la vittoria nell'euroderby dichiarò che i nerazzurri possono dare fastidio al City. Perfino Arrigo Sacchi solitamente critico sul gioco della Beneamata, ha fatto un clamoroso dietrofront dicendo che Inzaghi potrebbe sorprendere Guardiola. Scopriamo quali sono i punti di forza dei nerazzurri che il City dovrà temere di più.

Solidità difensiva

Nel cammino in Champions l'Inter ha dimostrato una grande solidità difensiva. Grande merito va dato di sicuro ad André Onana, il portiere con più parate di tutta la Champions, dunque il più decisivo in tal senso oltre che imbattuto 8 partite su 12. Stavolta però la difesa interista dovrà fare i conti con un certo Erling Haaland, un attaccante così forte fisicamente che anche un Acerbi super come quello di queste settimane farà fatica a contenere. Servirà un aiuto extra da Darmian e Bastoni per arginare il norvegese se non fosse che bisognerà fare attenzione anche a De Bruyne e Gundogan che possono letteralmente far ammattire i braccetti, costringendo ad aprire il terzetto difensivo lasciando spazio agli inserimenti di Bernardo Silva e un Grealish. L'ultima Inter quella che ha rinunciato all’idea di recuperare il pallone con un baricentro alto puntando più sulle ripartenze, è attrezzata per fare muro. Il baricentro basso sarà una scelta quasi obbligata: non significa fare catenaccio, significa saper limitare i momenti nei quali portare il pressing.

andré onana

Qualità del centrocampo

Sarà molto difficile per il centrocampo dell'Inter, nonostante la sua grande qualità, mantenere il possesso palla, avendo di fronte una squadra come il City che ama comandare il gioco. Un grande lavoro andrà fatto sulle corsie laterali, con Dumfries e Dimarco che potrebbero mettere in difficoltà Grealish e Bernardo Silva che hanno altri compiti e anche altro passo. In questo senso gli inserimenti di Barella e Mkhitaryan (se recupererà) diventano fondamentali a buttarsi negli spazi quando avranno campo davanti. Servirà molta pazienza nel non perdere la testa in mezzo giro palla degli inglesi. Molto importante sarebbe l'impiego dal primo minuto di Brozovic perché il croato interpreta il ruolo di regista davanti alla difesa in modo diverso da Calhanoglu. E per limitare De Bruyne proprio in quella zona, Brozovic pare più tagliato rispetto al turco, per schermare i passaggi diretti a Haaland. Un ruolo decisivo potrebbe averlo proprio Calhanoglu, sui calzi piazzati o tiri dalle distanza. Quelle occasioni estemporanee sempre più da sfruttare nel calcio di oggi.

marcelo brozovic

La forza dell'attacco

Lautaro Martinez ha numeri e fiuto del gol, Edin Dzeko classe e intelligenza, Romelu Lukaku fisico e passo. Inzaghi ha a disposizione un tris d'attaccanti formidabile, da utilizzare nel corso della partita. Considerando inamovibile Lautaro, grandissimo protagonista nell'ultmo mese e mezzo, chi formerà con lui la coppia d'attacco titolare? Potrebbe essere il tipo di partita per Lukaku. Proprio perché servirà ripartire molto velocemente, magari appoggiandosi alla punta per far salire le mezzali, quindi può tornare in auge l'idea della LuLa sin dall'inizio: Lukaku sarebbe perfetto nel fare sponda con Lautaro ma anche nel dare quegli strappi che Dzeko non ha. Come avvenuto in tutte le partite di Champions, con ogni probabilità Inzaghi deciderà di partire prima col bosniaco in campo. A Edin piace avere il pallone, viene a giocare incontro e collega il gioco con i compagni mentre Big Rom preferisce attaccare gli spazi e portarsi dietro i difensori in modo da creare spazio per l'altro attaccante. Del resto Inzaghi ritiene che Lukaku sia un cambio migliore, un boost da spendere dopo un'ora di gioco. Ma chi ha detto che a quel punto ci sarebbe ancora equilibrio e che basterebbe un innesto a spezzarlo? Bella domanda, toccherà a Inzaghi sciogliere gli ultimi dubbi.

Ma di sicuro c'è che anche il City deve temere questa Inter.

romelu lukaku

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