Inter-Milan, le pagelle del derby

Dominio dell'Inter nei confronti di un Milan troppo rinunciatario per essere vero. Lautaro micidiale, segnali di vita da Lukaku e Gosens. L'undici di Pioli non è che sbagli molto ma fa vedere davvero troppo poco per portare a casa anche un punticino

Inter-Milan, le pagelle del derby

Inter

Onana 6 – Si sporca i guantoni solo al 74’ su un tiro velleitario di Brahim Diaz. Impreciso su qualche lancio, rischia il disastro quando Giroud gli intercetta un rinvio ma si salva.

Skriniar 6 – Partita più o meno di tutto riposo per un tempo e mezzo. Visto che non ha molto da fare prova qualche puntata in avanti ma non è sempre convincente. Comunque efficace.

Acerbi 6 – In difesa non è costretto agli straordinari e dal secondo tempo può spingersi più avanti. Quando il Milan aumenta la pressione soffre un attimo. Evitabile il giallo su Tonali.

Bastoni 6,5 – Spingere è il suo mestiere e si vede. I movimenti sono quelli dei giorni migliori, come le combinazioni al centro. In copertura non soffre ma talvolta sembra un attimo nervoso.

Darmian 6 – Non è che debba dannarsi l’anima in difesa ma di errori ne fa davvero pochi. Ogni tanto sale ma a parte il solito compitino non ha la convinzione giusta. Nel secondo tempo si spinge più avanti ma non punge.

Barella 6,5 – Sostanza e corsa le mette sempre in quantità industriali ma ogni tanto è un po’ disattento in fase di copertura. I suoi cross sono sempre illuminanti, come la sua grinta. Ogni tanto arretra un po’ troppo ma prestazione comunque convincente. Dal 93’ Arslani s.v.

Calhanoglu 6,5 – Nella ragnatela del Milan spazi per un playmaker come lui ce ne sono proprio pochi. Senza le sue combinazioni preferite non è efficacissimo e quando arretra spesso di perde. Da calcio piazzato è sempre una sentenza. Nel secondo tempo trova qualche filtrante interessante. Efficace. Dall’88’ Gagliardini s.v.

Mkhitarian 6 – Inzaghi gli chiede attenzione in copertura e previsione ed il suo lo fa, anche se ogni tanto fa qualche fallo di troppo. Efficace nello spegnere le velleità milaniste. Stupido il giallo per proteste. Dal 71’ Brozovic 6 – Non è che combini granché ma comunque contribuisce alla vittoria.

Inzaghi Inter Milan

Dimarco 6,5 – Più efficace sulle fasce, specialmente quando si scambia con Barella. Grinta e sostanza come al solito ma quando si accentra ha troppa fretta di andare al tiro. Prestazione comunque molto solida. Dal 71’ Gosens 6 – Viste le prove poco convincenti delle ultime settimane, buoni passi avanti per il tedesco, che trova diverse penetrazioni interessanti dalla destra. Non è ancora quello visto all’Atalanta ma la strada è quella giusta.

Dzeko 6,5 – Nell’asfittica retroguardia rossonera non trova spazi, alle volte sembra fuori dal gioco. Prova col tiro da fuori ma è particolarmente prezioso nel gioco senza palla. Non te ne accorgi ma fa sempre la differenza. Monumentale. Dal 71’ Lukaku 6 – spalle alla porta fa il suo, ha una voglia incredibile di spaccare la porta. La giocata da terra su Thiaw è da applausi, peccato non valga.

Lautaro Martinez 7 – Per ampi tratti di partita sembra non esserci nemmeno ma quando Calhanoglu gli mette nelle vicinanze una palla buona non sbaglia. Il meglio lo fa a centrocampo, dove si attira un paio di gialli. Rientra bene e dimostra che alla palla da sempre del tu. Il guizzo sul secondo gol è da campione vero.

All. Simone Inzaghi 6,5 – Al pronti via le imbrocca tutte ma difficile stabilire se sia merito suo o della evidente superiorità dell’Inter. Nel secondo tempo, quando Pioli cambia le carte in tavola, non riesce sempre a trovare le contromisure giuste. Contavano i 3 punti e quelli sono arrivati. Bene così.

Milan

Tatarusanu 6,5 – Se i tifosi del Milan temevano chissà quali disastri, il guardiameta romeno mette una prestazione solida. Su Lautaro la prima volta fa un miracolo, la seconda volta la deviazione di Kjaer lo mette fuori causa. Per il resto normale amministrazione.

Kalulu 6 – Più preciso che nelle ultime partite e in fin dei conti non fa nemmeno malissimo. Su Lautaro è costretto a spendere un giallo ma ci stava. Nel secondo tempo prova ad avanzare ma non è che combini moltissimo.

Kjaer 6,5 – Pioli gli mette l’intera difesa sulle spalle e lui risponde da vero direttore d’orchestra, dando i movimenti ai giovani compagni di reparto. Sul gol era un attimo in ritardo ma la deviazione è sfortunata. Decisamente ritrovato. Dall’85’ Rebic s.v, – Non è a posto fisicamente e si vede. Tanto nervoso da beccarsi un giallo a tempo di record. Evanescente.

Gabbia 6 – Dopo diverse prestazioni inconsistenti Pioli gli chiede massima attenzione e quella ce la mette sempre. Le poche volte che prova a ripartire non combina molto. Decisamente evitabile il fallo su Lautaro che gli costa il giallo. Dal 70’ Thiaw 6 – Non sappiamo cosa gli abbia detto Pioli ma il suo compito sembra preciso: non sbagliare niente. Il suo lo fa e, visto il momento nero del Diavolo, non è affatto disprezzabile.

Leao Inter Milan

Calabria 6 – Il ruolo che gli chiede di coprire Pioli non è esattamente nelle sue corde ma comunque non fa affatto male. Su Dimarco è costretto ad una marcatura di altri tempi ma le poche volte che riesce a salire gli manca precisione e forza. Dal 53’ Saelemakers 6 – Nei piani di Pioli dovrebbe spingere di più ma spesso è costretto a dare una mano a Kjaer in difesa. Sgomita parecchio ma regge l’impatto con l’attacco nerazzurro. Il suo mestiere sarebbe un altro e si vede.

Messias 5 – Con il possesso palla ai minimi storici, forse difficile aspettarsi qualcosa di più di una partita di sacrificio da lui ma quando prova a spingere, combina davvero poco. Frustranti i suoi cross dalla tre quarti. Fantasma. Dal 45’ Brahim Diaz 5,5 – Manca di precisione e ritmo partita, dovrebbe far salire il baricentro ma non ci riesce quasi mai. Quando lo aggrediscono va in crisi ma ci prova sempre. I guizzi ogni tanto si intravedono ma da lui ci si aspetta parecchio di più.

Tonali 6 – In copertura è attento quanto basta, anche se è costretto a spendere qualche fallo di troppo. Nelle ripartenze avrebbe bisogno di aiuto dai compagni ma il Milan non può che ripartire da lui. Ringhia come Gattuso, preziosissimo per spegnere i contropiedi; davanti non combina molto ma non era decisamente la partita giusta.

Krunic 6 – Al centro è spaesato, copre discretamente ma non fa molto altro. Dalla mezz’ora in avanti prova a pressare di più e su qualche anticipo è efficace. Ancora una volta dimostra che quando arretra rischia disastri ma tutto sommato poteva fare peggio.

Theo Hernandez 5,5 – Senza le sue amate praterie, alle volte sembra quasi un calciatore normale. Non è al massimo della forma ma è chiaro come Pioli abbia limitato di molto il suo raggio d’azione. Decisamente in ombra come tutta la fascia d’oro del Diavolo.

Giroud 5,5 – Spalle alla porta combina proprio poco ma non è il suo mestiere. Sui lanci lunghi la sua frustrazione è palese, come il fatto che sia desolatamente solo. Ogni tanto si lascia andare a qualche fallo inutile. Il nervosismo per lui inconsueto si capisce da come, sull’unico assist di Leao, si impappini. Sente maledettamente la partita e il momentaccio del Milan.

Origi 5 - Prova a fare filtro ma in avanti le poche palle buone le spreca. Nell’uno contro uno ogni tanto farebbe anche qualcosa ma è troppo solo. La volontà c’è; il resto decisamente no. Dal 53’ Rafael Leao 5 – Neanche il tempo di entrare in partita che becca un giallo su Barella. Quando ha spazio mette qualche corsa delle sue ma non è la gara adatta a uno come lui.

All. Stefano Pioli 5 – Il gol rovina il suo piano partita all’insegna del “primo, non prenderle”. Sui calci piazzati il Milan continua a soffrire maledettamente. Il primo tempo è un’ammissione d’inferiorità non da squadra campione d’Italia. Nel secondo tempo cambia forse troppo dal punto di vista tattico ma, in fondo, i tifosi temevano un tracollo epocale.

Aver preso un solo gol è forse la prima luce in fondo al nerissimo tunnel rossonero.

Arbitro: Davide Massa 6 – Il rigore su Lautaro forse c’era, diversi gialli molto “leggeri” in una partita tutto sommato regolare ma riesce a tenere la gara in pugno.

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