Inter, torna la Thu-La per ritrovare certezze

Chivu in silenzio. E Sarri lo elogia: "Può diventare un grande tecnico"

Inter, torna la Thu-La per ritrovare certezze
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Chivu non c’era, ma gran parte della squadra sì. E allora inevitabilmente nell’incrocio di stasera con la Lazio, il pensiero di molti tornerà al 2-2 di maggio, alla doppia rimonta di Pedro, al 2-2 fatale che diede l’ultima spallata allo scudetto- bis, già picconato nelle partite precedenti. Inzaghi quella volta non aveva Lautaro, infortunato. Chivu stasera ritrova Thuram, che da un infortunio ha appena recuperato, e ha tanta voglia di Thu-La. Già così, le premesse sembrano migliori. L’obiettivo è l’11ª vittoria nelle ultime 12 partite, ma ci sarà da fare i conti, e farli bene, con la Lazio, che certo non parte rassegnata. Sarri, da Rovella a Castellanos, ha ancora più di un titolare infortunato, ma spera nel recupero in extremis di Romagnoli.

Lautaro e Thuram non giocano insieme da quando il francese si è fermato contro lo Slavia Praga, a fine settembre. Bonny ed Esposito nel frattempo, titolari a partite alterne, hanno rispettato le aspettative poste su di loro. Se perciò non fosse Thu-La stavolta toccherebbe di nuovo al

giovane francese, ma la mezz’ora di Thuram contro il Kairat lascia intendere che Lautaro troverà il partner con cui ha maggiore confidenza, oltreché frequentazione. Il Toro non segna in campionato dal 4 ottobre (Cremonese), poi 4 partite senza gol. La Thu-La, quindi, anche per sorridere di più.

Inter-Lazio chiude la fase 3 del campionato: dopo l’ultima sosta, Chivu ha fatto 9 punti, Sarri appena 1 di meno, pareggiando a Bergamo e Pisa e battendo in casa Juventus e Cagliari. «L’Inter è una delle squadre più forti d’Europa», premette il tecnico toscano, alla panchina numero 148 con la Lazio, tante quante quelle messe insieme con il Napoli. «Un mese non conta nulla, dobbiamo dare continuità al nostro campionato ». La partenza shock (3 punti nelle prime 4 giornate, con 3 sconfitte, derby compreso) poi la risalita e stasera l’occasione per il salto, di qualità e soprattutto in classifica. In 6 partite su 10, la Lazio non ha preso gol. Un bel test anche per l’attacco dell’Inter, il più prolifico del campionato.

Chivu, un’altra vigilia di silenzio, incassa a distanza i complimenti del collega. Mondi e generazioni a confronto. Con distinguo. «Io preferisco che un allenatore faccia carriera con la gavetta, così lo si può giudicare meglio, ma Chivu sta dimostrando di poter diventare un tecnico di grande livello».

Nell’Inter c’è sempre Sucic al posto di Mkhitaryan, infortunato

e fuorigioco fino a dicembre. Calhanoglu torna pilota in mezzo al campo, con Bisseck di nuovo favorito per il posto di centrale difensivo, accanto agli intoccabili Bastoni e Akanji, che hanno riposato in Champions League.

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