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Juve, arriva la comunicazione ufficiale degli Agnelli: "Il club e i nostri valori non sono in vendita"

Dopo ore di attesa, John Elkann ed Exor annunciano che l'offerta da parte di Tether è stata respinta

Juve, arriva la comunicazione ufficiale degli Agnelli: "Il club e i nostri valori non sono in vendita"
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Nelle scorse ore ha scatenato un accesissimo dibattito la notizia dell'offerta fatta da Tether, già in possesso dell'11,527% del capitale sociale, con l'obiettivo di acquisire il controllo totale della Juventus, sottraendolo così di fatto alla famiglia Agnelli dopo oltre un secolo di storia insieme. Fino a poco fa erano circolate solo delle indiscrezioni circa la volontà di respingere la proposta, mentre ora è proprio John Elkann a intervenire direttamente e in modo ufficiale, annunciando la sua posizione netta: "La Juventus, la nostra storia, i nostri valori non sono in vendita". Un messaggio chiaro, quindi, al colosso delle criptovalute che aveva tentato la scalata ai vertici della società bianconera.

Era stata la Tether Investments a presentare al Cda di Exor, la holding finanziaria olandese controllata dalla famiglia Agnelli, un'offerta vincolante non concordata per acquistare l'intero pacchetto di azioni di sua proprietà (pari al 65,4% del capitale sociale), cosa che avrebbe significato acquisire la maggioranza e quindi il controllo della Juventus. Considerando un valore attribuito di 2,66 euro per ciascuna azione, sul tavolo era arrivata un'offerta di circa 1,1 miliardi di euro, a cui si sarebbe aggiunto un ulteriore miliardo da destinare a"rafforzare la prima squadra e sostenere lo sviluppo e la crescita della società".

Un'offerta allettante dal punto di vista economico e sportivo, ma fin da subito era parsa chiara, raccogliendo voci vicine agli Agnelli, la volontà di respingerla, considerando comunque che sarebbe caduta definitivamente anche nel caso in cui Exor non avesse fatto pervenire l'accettazione scritta entro le ore 18.00 del 22 dicembre.

Ora è arrivata l'ufficialità: porte chiuse al colosso delle crypto, senza troppi giri di parole. Prima è stata una nota di Exor a spegnere gli entusiasmi di Tether. Il Cda ha "respinto all'unanimità una proposta spontanea presentata da Tether Investments", e ribadito "le sue precedenti e coerenti dichiarazioni di non avere intenzione di vendere alcuna delle sue azioni Juventus a terzi, inclusa, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, Tether, con sede a El Salvador".

"La Juve fa parte della mia famiglia da 102 anni", ci ha tenuto a puntualizzare John Elkann in un videomessaggio, "fa parte nel vero senso della parola, perché nel corso di un secolo, quattro generazioni l'hanno ingrandita, resa forte, accudita nei momenti difficili, festeggiata nei momenti felici".

"Ma non solo, la Juve fa parte di una famiglia molto più grande, la famiglia bianconera, fatta di milioni di tifosi, che amano la Juve come si amano le persone care", ha aggiunto, "proprio pensando a questa passione, a questa storia d’amore che ci unisce da oltre un secolo, come famiglia continuiamo a sostenere la squadra e guardare al futuro, per costruire una Juve vincente. La Juventus, la nostra storia, i nostri valori non sono in vendita".

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