
La champions league dà una boccata d’ossigeno alla Juventus, sicché la perdita è ridotta a 58,1 milioni di euro, l’indebitamento finanziario netto fissato a 280,2 milioni mentre è confermato l’aumento di capitale di 110 milioni (di cui 30 già versati da Exor) e l’emissione di un bond da 150 milioni con scadenza nel 2037. Così Juventus ha spiegato la ratio dell’emissione: «Il bond ha la finalità di bilanciare al meglio la struttura dell’indebitamento finanziario, aumentandone sia la durata media sia la quota a tasso fisso, nonché di ridurne, prospetticamente, il costo medio. Il bond è stato integralmente sottoscritto da fondi gestiti da PGIM, uno dei principali asset manager globali con esperienza nei mercati pubblici e privati e un comprovato track record d’investimento in Italia e nel settore sport a livello internazionale». Nel dettaglio, Juventus ha comunicato che «il prezzo di emissione è pari al 100% dell’ammontare nominale delle obbligazioni e il tasso di interesse fisso è pari al 4,15% annuo; il pagamento delle cedole è su base semestrale posticipata ed il rimborso avverrà a quote costanti, dopo un periodo di due anni di pre-ammortamento. Al prestito - che prevede garanzie reali, covenant e ipotesi di rimborso anticipato in linea con le prassi di mercato - è stato assegnato un rating investment grade privato da parte di una primaria società di rating internazionale, a riprova del merito creditizio della Società. Le modalità di rimborso sono coerenti con le aspettative di progressiva riduzione dell’indebitamento finanziario nel medio-lungo periodo. La Società è stata assistita da Citigroup Global Markets Europe AG quale exclusive financial, structuring & rating advisor e placement agent, da PedersoliGattai e Sidley Austin LLP quali consulenti legali per gli aspetti, rispettivamente, di diritto italiano e di diritto inglese e statunitense. I sottoscrittori del Prestito sono stati assistiti da A&O Shearman quali consulenti legali».
Il prestito obbligazionario non convertibile è un titolo di debito emesso per ottenere il finanziamento dagli investitori, con l'obbligo contrattuale di restituirlo a scadenza e di pagare l'interesse pattuito. La prospettiva del club si sta modificandosi in senso positivo: un anno fa la situazione finanziaria e contabile era drammatica, quasi 200 milioni di perdita nel progetto di bilancio al 30 giugno 2024, settimo bilancio consecutivo in rosso (in cinque anni ha ricevuto dai soci 900 milioni sotto forma di ricapitalizzazioni, quasi interamente bruciati). La perdita netta era di 199,2 milioni, già superiore del 61% a quella dell’esercizio precedente (123,7 milioni), vicina al record negativo di 239,3 milioni iscritti nel rendiconto al 30 giugno 2022.
Il prossimo 7 novembre è convocata l’assemblea dei soci che dovrà chiarire anche il ruolo effettivo di Theter e il suo eventuale coinvolgimento nel cda bianconero.
Il futuro in campionato e in champions league è la sola strada verso la lenta uscita dal caos finanziario.