
Nonostante il pesante turnover ed un inizio di partita davvero orribile, l’Inter di Chivu torna a casa da Bruxelles con tre punti ed una prestazione davvero convincente contro la capolista del campionato belga. L’Union Saint-Gilloise non ha il blasone dell’Anderlecht ma non si direbbe a giudicare dalle parate miracolose che Sommer è costretto a fare nei primi dieci minuti da incubo dei nerazzurri. Poco alla volta, l’Inter riesce a prendere il sopravvento ma deve aspettare il finale del primo tempo per piegare i belgi.
L’uno-due rifilato da Dumfries e Lautaro è di quelli che stenderebbe un elefante. A chiudere i conti ci pensa ad inizio ripresa l’errore di Mac Allister che manda sul dischetto il cecchino Calhanoglu: dopo una serie di errori incredibili, ad arrotondare il risultato arriva anche la prima rete in Champions League di Pio Esposito. Una vittoria netta e convincente quella dell’Inter, perfetto viatico prima della trasferta al Maradona per il big match di sabato contro il Napoli di Conte.
Inizio orribile, uno-due Dumfries-Lautaro
L’Inter si presenta a Bruxelles con una formazione del tutto inedita, all’insegna di un pesante turnover da parte di Chivu ma ben pochi dei tifosi interisti presenti al Lotto Park si aspettano un avvio di partita così complicato per i nerazzurri. I primi cinque minuti dell’incontro hanno un solo protagonista, Yann Sommer, chiamato al superlavoro per evitare che i belgi passino in vantaggio: al 3’ David scherza de Vrij e tira a botta sicura, trovando però i guantoni del portiere svizzero. Subito dopo ci pensa Lautaro Martinez a respingere il destro di Burgess sulla linea mentre il seguente sinistro di Rasmussen è alzato da Sommer sopra la traversa. Neanche un minuto dopo e dalla mischia in area su un calcio d’angolo spunta il destro di Van de Perre, che finisce a lato di pochissimo. L’Inter ci mette un quarto d’ora prima di scrollarsi di dosso la pressione dei padroni di casa e creare finalmente una palla gol: al 16’ Lautaro mette in area un bel sinistro sul quale si avventa in scivolata Pio Esposito, che, però, non riesce a deviare in porta.

Un minuto dopo discreto cross lungo di Bastoni che arriva dalle parti di Frattesi: il tiro al volo dal secondo palo è del tutto dimenticabile ma, se non altro, l’Union non staziona più dalle parti di Sommer. Al 23’ Calhanoglu cerca l’eurogol dalla lunga distanza ma Scherpen risponde comunque presente: sul rovesciamento di fronte, Ait Hadj converte il passaggio di Niang in un tiro reso insidioso da una deviazione, alla quale comunque Sommer riesce a rispondere. L’undici di Chivu prova a colpire in contropiede ma il sinistro di controbalzo di Carlos Augusto finisce altissimo sopra la traversa. Attorno alla mezz’ora, Pio Esposito trova il modo di deviare in porta un angolo di Calhanoglu ma la sfera sfiora la traversa. Poco dopo, Leysen strattona Lautaro, che si lascia cadere in area: né l’arbitro né il Var ritengono di intervenire, nonostante le proteste vibranti del capitano nerazzurro. La risposta dei belgi arriva solo quando il cross di Khalaili dal fondo trova un rimpallo strano che rischia di ingannare Sommer: il portiere elvetico si ricompone ed evita il peggio.

Finale di primo tempo positivo per l’Union che al 35’ approfitta di un errore di De Vrij per imbastire un’azione pericolosa: il passaggio di Ait Hadj per David è impreciso e finisce sul fondo. L’Inter è comunque insidiosa e crea un paio di mezze occasioni in due minuti: se il destro di Lautaro finisce molto alto, la spaccata di Frattesi sul cross lungo del capitano non riesce a trovare il pallone. Dopo che Scherpen si supera sulla botta di Lautaro, i belgi non riescono ad evitare che Dumfries metta in porta da due passi la spizzata di Bisseck per il vantaggio nerazzurro. Neanche un minuto dopo e Lautaro approfitta di un erroraccio di Leysen ma, a tu per tu con il portiere belga, va in confusione totale e consente a Scherpen di abbrancare il pallone. In pieno recupero, però, l’argentino si rifa schiantando sotto l’incrocio il tocco di Pio Esposito per il 2-0 dell’Inter.

Calhanoglu e Pio Esposito chiudono i conti
Dopo un uno-due davvero micidiale, Chivu opera il primo cambio, richiamando in panchina un poco convincente De Vrij per inserire il titolare Akanji. Lo svizzero è subito coinvolto nella prima occasione della ripresa ma Lautaro non riesce ad impattare il cross rasoterra di Dumfries verso la porta dei padroni di casa. I nerazzurri continuano a spingere per cercare di chiudere i conti una volta per tutte con l’undici di Hubert ma, nonostante un netto predominio in quanto a possesso palla, non riescono mai a trovare la zampata giusta per il 3-0. A dare una mano ai nerazzurri ci pensa Kevin Mac Allister quando, in uno scontro in area tutto argentino, si allunga per evitare che il colpo di testa di Lautaro finisca in porta. Se l’arbitro Nyberg non se ne accorge, il Var lo richiama al monitor: fallo di mano, rigore per l’Inter, convertito con la solita freddezza da Calhanoglu, che spiazza nettamente Scherpen.

Con il risultato in ghiacciaia, Chivu inizia a pensare al big match al Maradona di sabato sera ed opera tre cambi: fuori Bastoni, Calhanoglu e Lautaro Martinez, spazio a Dimarco, Sucic e Bonny. Dopo la risposta di Hubert, proteste energiche da parte di Niang che, a suo dire, sarebbe stato trattenuto in area da Dumfries: Nyberg non fischia mentre il Var considera il contatto non falloso, causando bordate di fischi da parte del pubblico belga. Al 69’ il solito, scatenato Dumfries, offre a Pio Esposito un gol a porta vuota che, in maniera incredibile, il talento azzurro riesce in qualche modo a sprecare. Cinque minuti dopo Sucic offre a Frattesi un gran pallone in area piccola ma Scherpen riesce a negare all’azzurro la gioia del gol. Alla fine il poker arriva ed è proprio Pio Esposito che riesce a farsi perdonare l’errore di poco prima: Bonny va sul fondo e tocca all’indietro per l’azzurrino che, in spaccata, riesce a mettere il pallone tra le gambe di Scherpen. Finale tranquillo per l'Inter, che gestisce senza troppi affanni i tentativi di trovare il gol della bandiera da parte dei padroni di casa. Terza vittoria su tre senza prendere un solo gol in Champions, record per i nerazzurri: ora testa al Napoli.

Il tabellino
UNION SAINT-GILLOISE (3-5-2): Scherpen; Mac Allister, Burgess, Leysen; Khalaili, Zorgane (84' Schoofs), Rasmussen (61’ Giger), Van de Perre, Niang (75’ Patris); David (61’ Rodriguez), Ait Hadj (61’ Florucz). Allenatore: David Hubert
INTER (3-5-2): Sommer; Bisseck, De Vrij (46’ Akanji), Bastoni (58’ Dimarco); Dumfries (77’ Luis Henrique), Frattesi, Calhanoglu (58’ Sucic), Zielinski, Carlos Augusto; Lautaro Martinez (58’ Bonny), Pio Esposito. Allenatore: Cristian Chivu
Marcatori: 40’ Dumfries (I), 45+1’ Lautaro Martinez (I), 53’ Calhanoglu (rig) (I), 76’ Pio Esposito (I)
Ammoniti: 30’ De Vrij (I), 89' Schoofs (U)
Espulsi: -
Arbitro: Glenn Nyberg (Svezia)