Calcio

Dieci cose su Leo Messi che forse non sapete ancora

Dopo la vittoria in Qatar, sono molti a considerarlo il più grande di sempre. Per non farsi prendere dall'entusiasmo del momento perché non guardare ad alcuni tra i tanti fatti pazzeschi che hanno reso Lionel Messi un campione davvero unico?

Leo Messi: 10 curiosità che forse non sai sul campione del mondo
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Dopo aver finalmente alzato al cielo la coppa più bella, quasi tutti si sono sperticati in lodi quasi imbarazzanti del talento di Rosario, la “Pulga Atomica”, il nuovo re del calcio mondiale. Forse è il caso di guardarsi indietro e provare a mettere più a fuoco qualcuno dei numeri della incredibile carriera di Lionel Messi. Ecco qui dieci fatti tra i più impressionanti della lunga strada che ha portato Leo dai campetti della sua Argentina al trionfo dell’Iconic Stadium di Losail.

Quanti gol ha fatto in carriera?

Quella che può sembrare la domanda più semplice del mondo ha però bisogno di qualche ricerca per fornire un verdetto definitivo. Come successo peraltro con il marcatore più prolifico di tutti i tempi, quell’Edson Arantes do Nascimiento meglio conosciuto come Pelè, ci sono diverse controversie, dovute al fatto di considerare o meno le reti segnate anche in partite amichevoli. Visto che da qualche tempo le autorità del calcio hanno deciso di chiarire un attimo le cose, la situazione della Pulga è piuttosto chiara. Questo però non rende meno impressionante il suo bottino, specialmente se visto accanto al numero di partite giocate. Messi è il migliore marcatore della Liga spagnola, con il record di reti segnate per la stessa squadra, il Barcellona: l’enormità di 672 gol in 778 partite. Visti gli infortuni ed il numero di stagioni disputate all’ombra della Tour Eiffel, il raccolto è stato meno impressionante: 23 reti in 53 partite. Con la maglia dell’Albiceleste le cose sono invece andate meglio: 98 reti in 173 partite. I totali sono da libro dei record: 793 reti in 1004 partite, una montagna da scalare per i giovani leoni che sognano di scalzarlo dal trono del calcio.

Messi gol 3-2

Quanti Palloni d'Oro ha vinto?

Ora, sebbene siano in molti a storcere la bocca e ricordare come il famoso Pallone d’Oro sia “solo” il premio messo in palio dal 1958 da un giornale francese, “France Football” e che quindi non sia certo l’unica autorità in materia, è innegabile che l’iconico trofeo sia il sogno nemmeno troppo nascosto di chiunque inizi a tirare calci ad un pallone. La lista dei vincitori è una specie di Hall of Fame dei grandi del calcio, con la sola clamorosa assenza del grandissimo Ferenc Puskas. Nessuno però ne ha collezionati tanti quanti il rosarino: addirittura sette, otto se si considera già chiusa la competizione per la stagione in corso. Dall’anno scorso, infatti, non si considera più l’anno solare ma la stagione calcistica. Ora, il fatto che negli ultimi anni questa competizione sia diventata un feudo di Messi e Cristiano Ronaldo è per molti prova che sia più una gara di popolarità che un modo per valutare accuratamente i meriti sportivi di un calciatore ma tant’è. Possibile che gente del calibro di Alfredo di Stefano o Johan Cruyff ne abbiano meno della metà della Pulce? È davvero due volte più bravo di Michel Platini? Comunque la pensiate, le cose stanno così, alla faccia dei nostalgici del calcio di una volta.

Quanto guadagna davvero?

Se sono fin troppi coloro che tessono le lodi del capitano dell’Argentina, dipingendolo come una specie di capopopolo, un Maradona reincarnato, basta dare un’occhiata al bilancio della multinazionale Messi per rendersi conto che di popolare la Pulga ha davvero poco. Avere numeri precisi in questa materia è quasi impossibile, ma le stime fatte dalla rivista specializzata americana Forbes sono abbastanza affidabili. Secondo i colleghi d’oltreoceano, Leo sarebbe lo sportivo più pagato al mondo, raccogliendo la ragguardevole cifra di 130 milioni di dollari all’anno. Oltre al principesco stipendio di oltre 35 milioni di dollari all’anno che riceve dal Paris Saint-Germain, l’anno scorso incassò altri 25 milioni come bonus una volta firmato il passaggio dal Barcellona. Aggiungi altri milioni di premi partita e si arriverebbe a 75 milioni, più di ogni altro atleta al mondo. Come si arriva a 130? Con i guadagni dalle varie sponsorizzazioni, campo nel quale la Pulce è terza dietro alle superstar di tennis e basket Roger Federer e LeBron James. Il totale? 55 milioni dall’anno. 20 milioni dalla società di criptomonete Socios, il resto da multinazionali del calibro di Adidas, Budweiser e Pepsi. Fare il capopopolo seduto su un patrimonio da 620 milioni di dollari viene più facile. Magari sarebbe il caso di ricordarlo a chi vorrebbe farlo passare come un eroe del popolo invece della enorme impresa che è.

lionel messi

Dove giocherà nel 2023?

Se anche le pietre sanno che il capitano dell’Argentina gioca nella collezione di figurine più costosa al mondo, il PSG della famiglia dell’emiro del Qatar, non molti sono consci del fatto che, nel passare dal Barcellona, la Pulce firmò un biennale, che scade il 30 giugno 2023. Nel contratto c’era anche la possibilità di estenderlo di un anno ma non in maniera automatica, come succede nella Premier, ma solo con l’accordo di entrambe le parti. Alla luce di quanto visto a Doha, ovviamente la questione è tornata di attualità, tanto da far scatenare una ridda di voci sulla futura maglia del rosarino. Le offerte non mancherebbero: dal fascinoso ritorno al Camp Nou al passaggio all’ambiziosa MLS, più specificamente al ricco Inter Miami di Beckham e soci, che non vedrebbe l’ora di vederlo prendere il posto di Gonzalo Higuain. A complicare il ritorno in azulgrana sarebbe il limite ai salari imposto dalla Liga mentre il trasferimento in America sarebbe prematuro per uno che ha appena vinto il mondiale. Più facile, quindi, che il PSG decida di fargli un’offerta irrinunciabile per averlo almeno un altro anno al Parco dei Principi, cosa che potrebbe liberare l’altro fenomeno rouge-et-bleu, Kylian Mbappè, per un fantasmagorico passaggio alla Casa Blanca. Come andrà a finire davvero, onestamente, non credo lo sappia nemmeno Leo. Vedremo.

Quante Champions ha vinto?

Questa è facile: quattro, tutte con il Barcellona, visto che verso la coppa dalle grandi orecchie il Paris Saint-Germain ha una vera e propria allergia. Forse più interessante il confronto con l’eterno rivale, Cristiano Ronaldo, che alle quattro vinte con la camiseta blanca del Real Madrid aggiunge quella alzata da giovane alla corte di Sir Alex Ferguson. Dato che, a meno di qualche improbabile accordo dell’ultimo minuto, CR7 difficilmente potrà giocarsi la Champions di quest’anno, alla Pulce rimane la possibilità di pareggiare i conti quest’anno. La doppietta Champions-Mondiale è un’impresa riuscita davvero a pochi calciatori e gli garantirebbe con assoluta sicurezza di allungare anche nel derby del Pallone d’Oro nei confronti del portoghese. Anche in quanto a scudetti, Messi batte CR7 con un convincente 11 (10 Liga, 1 Ligue 1) a 8 (3 Premier League, 3 La Liga, 2 Serie A).

Wanda Nara e mamma Messi

Quando e dove è nato?

Lionel Andres Messi Cuccittini è nato il 24 giugno 1987 nella città di Rosario, nell’Argentina centrale, a parecchie ore di distanza dalla capitale Buenos Aires. Come successo al dirimpettaio CR7, non è che la sua famiglia se la passasse benissimo dal punto di vista economico. Il padre lavorava come operaio in un’acciaieria mentre la madre dava una mano al budget familiare pulendo le case delle famiglie più ricche. Come spesso capita nel paese sudamericano, entrambi i lati della famiglia sono di origini italiane. Il padre, Jorge Horacio Messi è ultimo erede di Angelo Messi, partito da Recanati (Macerata) nel 1883. La madre, Maria Celia Cuccittini è ultima discendente di una famiglia di emigrati di San Severino (Macerata), giunta in Argentina dopo aver cercato fortuna in Brasile. Il nome originario della famiglia Cuccittini era, infatti, Coccettini e proveniva proprio dalla cittadina marchigiana. Insomma, se le cose fossero andate in maniera diversa, la “Pulce atomica” avrebbe potuto vestire la maglia azzurra.

Chi è più forte, Maradona o Messi?

La domanda da millemila miliardi di euro, tanto affascinante quanto impossibile da rispondere. Paragonare giocatori di epoche diverse è un esercizio profondamente futile, visto che il calcio, come tutto al mondo, non è mai uguale a sé stesso. Quale criterio poi usare per mettere a confronto giocatori tutto sommato molto diversi? Gol segnati? Messi ha gonfiato la rete più del doppio delle volte di Maradona. Trofei vinti? Anche qui non c’è paragone: Messi vince a mani basse, dalle Champions ai titoli nazionali. Finora Diegol era avanti per essere riuscito ad alzare al cielo la coppa più bella ma da qualche giorno la Pulga ha colmato anche questa lacuna.

Diego, però, aveva iniziato molto prima, debuttando con l’Argentinos Juniors a soli 15 anni ed ha passato gran parte della carriera in una squadra fascinosa ma certo non parte dell’elite mondiale come il Napoli. C’è chi ha dedicato molto più spazio di quanto abbiamo a disposizione a questo esercizio di stile ma ci basta al momento dire che si tratta di due grandi campioni molto diversi che hanno trovato la propria strada verso le vette più alte dell’olimpo del calcio. A meno che non siate a Napoli: nel tal caso la domanda non si pone proprio.

Messi festeggia

Quante triplette ha fatto Messi?

Se a fare impressione è stata la tripletta messa a segno nella finalissima del mondiale dal suo erede designato, il compagno di squadra Kylian Mbappè, il cosiddetto hat trick è un marchio di fabbrica della Pulga. Ne ha messe a segno ben 56, inclusa la manita personale inflitta all’Estonia lo scorso giugno. Anche qui il duello è contro il rivale di sempre, Cristiano Ronaldo, che però in questo caso è decisamente avanti. CR7 ne ha messe ben 60 tra club e nazionale. Se però andate a spulciare gli archivi di quei malati di statistiche della RSSSF, spunta fuori un personaggio incredibile del quale ben pochi maniaci del calcio hanno mai sentito parlare. Il record apparterrebbe ad Erwin Helmchen, bandiera della squadra tedesca del Chemnitz che, dal 1924 al 1951 segnò la bellezza di 141 triplette in partite ufficiali. Non solo, questo bomber da oltre 800 reti segnò otto reti nella stessa partita ben due volte, sette in tre occasioni e così via. A parte questo bomber dell’era eroica, un certo calciatore del Santos non è stato da meno: secondo il Guinness Book of Records, Pelè mise a segno 92 triplette in carriera. Insomma, anche in questo la Pulga ha parecchio da recuperare.

Chi è la moglie di Messi?

Se a fare notizia spesso sono le wags, le colorite mogli dei calciatori famosi, la compagna poi moglie di Leo Messi non è certo una tipa da copertina. La Pulce, in questo, è molto diverso dal suo rivale CR7, che non ha mai avuto problemi a mostrare molto anche della sua vita privata. La differenza principale è che Leo ed Antonella Roccuzzo si sono conosciuti molto prima che Lionel diventasse una superstar del pallone. Anto, anche lei di famiglia italiana, calabrese per la precisione, è nata a Rosario, appena un anno dopo del suo futuro marito ed aveva catturato l’attenzione di Messi fin dal primo momento. Non fu colpo di fulmine, ci volle parecchio perché Antonella si accorgesse delle avances del timido Leo. Da un’amicizia alimentata da montagne di lettere si passò ad una relazione a distanza nei lunghi anni passati alla Masia, sognando di scalare il mondo del calcio. Il primo passo avvenne nel 2000, quando la famiglia Messi si trasferì a Barcellona e le visite a Rosario includevano spesso e volentieri fermate a casa Roccuzzo. Lei studiava all’università e considerava il campione un amico o poco più. A precipitare la situazione la morte in un incidente stradale di una carissima amica di Antonella. Quando si ritrovò sotto casa Leo, arrivato con un volo privato direttamente da Barcellona, iniziò a capire che c’era qualcosa di più.

Sempre molto riservati, i due resero ufficiale la relazione solo dopo il mondiale del 2010. Da qui in avanti la loro unione è stata solidissima, fino al matrimonio da favola del 2017 a Rosario. Erano già arrivati i primi due figli, Thiago nel 2012 e Mateo nel 2015, con la famiglia che si è completata con l’ultimo arrivato, Ciro, nel 2018. I paparazzi li perseguitano ma Antonella non se ne preoccupa troppo: dall’alto dei suoi 20 milioni di followers su Instagram ha imparato a gestire i rapporti con la stampa da professionista.

Messi calcia un rigore in finale

Che malattia ha Messi?

Il talento di Leo Messi era talmente straripante da farlo notare quando era molto giovane, forse ancora prima del suo idolo Diego Maradona. A complicare parecchio la carriera della Pulce, però, ci si mise una grave malattia, la GHD, Growth Hormone Deficiency, ovvero un deficit nella produzione dell’ormone della crescita nel bambino. Diagnosticato quando aveva 11 anni, questa condizione cronica rischiava di farlo rimanere per sempre più basso e gracile della media, rovinandogli una possibile carriera professionistica. Per fortuna, da qualche anno era stato sintetizzato l’ormone della crescita umano e con regolari iniezioni la normale crescita poteva essere ripristinata.

Purtroppo, però, la medicina costava parecchio. Gli scout del River Plate avevano segnalato da tempo lo straordinario talento di Rosario ma nemmeno i Millionarios erano disposti ad investire centinaia di migliaia di dollari per farlo crescere regolarmente. A risolvere la situazione arrivarono gli scout del Barcellona, che l’invitarono alla Masia per una prova. Il tecnico delle giovanili Carles Rexach rimase così impressionato da Messi da offrirgli sul posto un contratto, scritto su un tovagliolo di carta, che includeva il salato conto dei trattamenti medici. Ecco perché a 13 anni Leo si trasferì a Barcellona, dando il via ad una delle accoppiate più fortunate della storia del calcio.

Ecco quindi dieci cose pazzesche che magari non conoscevi su Lionel Messi, la Pulce Atomica, un campione tra i più grandi della storia del calcio.

Magari non sarà più grande di Pelè, Puskas, Di Stefano, Cruyff o Maradona, ma sicuramente non sfigura nel pantheon dei pedatori più talentuosi del gioco che fa impazzire il mondo.

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