Calcio

L'Inter va avanti in Champions ma le ombre su Inzaghi restano forti

I nerazzurri hanno passano il turno in Champions League ma in tanti hanno criticato Simone Inzaghi e l'atteggiamento della squadra sul campo del Porto

L'Inter va avanti in Champions ma le ombre su Inzaghi restano forti

L'Inter di Simone Inzaghi con le unghie e con i denti è riuscita ad approdare, con merito, ai quarti di finale di Champions League. Contro il Porto, in favore dei nerazzurri, ha pesato l'1-0 della gara d'andata con il gol di Romelu Lukaku che è valso oro ai fini della qualificazione. La difesa e il centrocampo hanno retto bene l'urto della squadra di Sergio Conceiçao che ha sì avuto il pallino in mano del gioco, ma che ha avuto le migliori occasioni per colpire nel finale con il salvataggio di Dumfries e con il palo di Taremi (in cui è stata decisiva la parata di Onana). La traversa di Grujic, infatti, è stata colpita al 95' ma in caso di gol la rete non sarebbe stata convalidata per un'azione irregolare.

I complimenti all'Inter sono stati tanti ma anche le critiche nonostante il passaggio del turno, dato che c'è chi pensa che il Porto fosse una delle squadre più "facili" da incontrare negli ottavi di finale e la fatica fatta per passare il turno non sia proporzionata alla forza dell'avversario. Giocare al Do Dragao, però, non è mai facile anche se la squadra di Simone Inzaghi non è sembrata brillante e pimpante come al solito, anzi è parsa impaurita e un po' bloccata sulla cui testa pesava forse anche la sconfitta, brutta, subita in campionato contro lo Spezia.

La situazione nelle coppe per i nerazzurri è ottimale tra l'anno scorso e quest'anno, ma lo stesso non lo si può dire per il campionato. 18 punti dal Napoli sono un gap ormai incolmabile con Simone Inzaghi che nonostante abbia passato il turno in Champions League potrebbe rischiare a fine stagione di essere sollevato dall'incarico. Il tecnico piacentino è riuscito per due anni di fila a passare il girone europeo approdando così agli ottavi, e se l'anno scorso era andato ad un passo dai quarti, quest'anno ci è riuscito (cosa che non era riuscita nemmeno ad Antonio Conte).

Inzaghi si toglie i sassolini dalle scarpe

Al termne del match del Do Dragao, Inzaghi si è voluto togliere qualche sassolino dalle scarpe nella conferenza stampa: "Una mia rivincita? Io sono sereno e tranquillo, quando sarà il momento parlerò perché lo devo alla mia famiglia. Lo scudetto ha provocato qualche problemino a livello economico ed è facile parlare di me perché forse l’educazione e l’intelligenza vengono confuse nella vita. È da tanti anni che sono nel calcio e so da dove provengono le critiche e so chi ascoltare e chi no. In campionato siamo secondi e vogliamo difendere questo piazzamento. Mi sembra che davanti ci sia il Napoli, le altre sono lì. Siamo ai quarti di Champions e in semifinale di Coppa Italia e pian piano si sistemerà tutto".

Il tecnico piacentino ha poi analizzato la prestazione della sua squadra e del suo futuro:"Abbiamo fatto un'ottima partita e i ragazzi sono stati bravissimi a compattarsi contro una squadra difficile da affrontare. Abbiamo sofferto tutti insieme nel finale, ma questo gruppo ha fatto la storia dell'InteIo non credo alla fortuna, nel doppio confronto abbiamo meritato di andare ai quarti non prendendo gol per 180 minuti contro una squadra abituata a giocare partite del genere. Ora giocheremo i quarti con tanta fiducia. Il mio futuro? Io sono molto sereno, festeggio questo traguardo e quando sarà il momento parlerò del mio futuro con la società. Ora godiamoci l'impresa dei ragazzi che hanno fatto un pezzo di storia dell'Inter".

Chiusura con un pensiero alla sfida alla Juventus di Massimiliano Allegri, in programma domenica 19 marzo, che vale il derby d'Italia: "Domenica abbiamo una gara importante, ma al momento è giusto goderci l’impresa perché ce la meritiamo. I tifosi devono essere orgogliosi del cammino fatto in Europa. Quando sono arrivato all’Inter mi hanno chiesto di arrivare tra le prime quattro e di andare agli ottavi di Champions, mi pare di averlo fatto".

Il brutto gesto di Conceiçao

Simone Inzaghi e Sergio Conceiçao sono stati compagni di squadra ai tempi della Lazio ma quanto messo in scena dal portoghese al termine della partita ha dell'incredibile. Il tecnico dei lusitani, infatti, si è rifiutato di stringere la mano al collega e ha tirato dritto per la sua strada. Un piccato Inzaghi ha abbozzato e masticato amaro ma la realtà dei fatti è che la brutta figura è stata fatta da Conceiçao che evidentemente non è una persona capace di accettare serenamente una sconfitta subita onestamente sul campo di gioco.

Un brutto gesto che di certo non fa bene al gioco del calcio.

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