Calcio

"Mai visto nulla di simile...". Scoppia la rivolta dopo Lecce-Milan

Post partita incandescente dopo il gol del 3-2 annullato a Piccoli. I membri del Lecce Club Parlamento promettono iniziative di protesta contro la decisione dell'arbitro Abisso

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Durante Lecce-Milan è successo di tutto. Prima il doppio vantaggio rossonero firmato Giroud e Rejinders, poi la reazione dei salentini che sono riusciti a trovare il pareggio con le reti di Sansone e Banda, rischiando anche più volte il 3-2.

In pieno recupero Roberto Piccoli, subentrato a Krstovic, si era inventato un gol straordinario, calciando all’improvviso da lontanissimo e cogliendo impreparato Maignan. La gioia del Lecce, però, è durante solo pochi minuti. L’arbitro Rosario Abisso, infatti, è stato richiamato all’On Field Review per un possibile fallo dell’attaccante, scegliendo poi di annullare la rete. Nessun dubbio per il direttore di gara che dopo aver rivisto le immagini al Var ha decretato il fallo di Piccoli.

La punta ex Atalanta, nel momento del gol, ha trattenuto leggermente la maglia di Thiaw e, soprattutto, ha calpestato il piede del difensore. In gergo calcistico si chiama step on foot, molto spesso punito con il fallo, anche se involontario come in questo caso. Insomma beffa evitata per il Milan e grande delusione per i giallorossi per un pari, che tirando le somme scontenta entrambe le squadre.

La polemica

A fine partita non sono mancate le polemiche. La decione di Abisso non è andata giù al presidente del Lecce, Saverio Sticchi Damiani, che non ha nascosto la sua amarezza: "Una favola che ci eravamo costruiti con tanta fatica rovinata da un utilizzo del Var che sta diventando diabolico. Se si vuole spaccare il capello, bisogna farlo non solo nei confronti del Lecce ma anche delle altre squadre".

Il numero uno del club salentino poi ha proseguito: "Nessun giocatore del Milan si è lamentato del fallo. Vorrà dire che ogni volta che il Lecce subirà un gol cercheremo un qualsiasi pestone per mostrarlo al Var. Un pestone si trova sempre. Si sta prendendo una direzione per la quale se si vuole cercare un dettaglio minimo, lo si trova".

La bufera di Lecce-Milan è arrivata perfino in Parlamento. "Abbiamo assistito a una cosa assurda, eravamo in tanti allo stadio, all'Ettore Giardiniero, non è possibile che questa cosa passi, lo dico pure da presidente della Commissione Sport del Senato, non ci fermiamo qui...". A Roberto Marti, senatore leccese della Lega non va giù il gol annullato a Piccoli.

La mancata vittoria contro i rossoneri, dopo che i salentini avevano già rimontato due gol al Milan manda su tutte le furie gli onorevoli del Lecce Club Parlamento: "L'arbitro Rosario Abisso ha rovinato una favola bellissima che i giocatori giallorossi hanno costruito con merito e fatica", dicono in coro Erio Congedo di Fratelli d'Italia, il pentastellato Antonio Trevisi, senatore della Lega, Leonardo Donno (M5s), Andrea Caroppo (Fi), il dem Claudio Stefanazzi e il leghista Toti Di Mattina.

Nonostante l'appartenza a schieramenti diversi, sono tutti d'accordo nel condannare la decisione arbitrale. "Il giocatore del Lecce - spiegano nella loro ricostruzione- ha sempre guardato la palla e non si può pretendere che un attaccante possa avere anche due occhi dietro la schiena per evitare ogni minimo contatto con giocatori che si trovano alle sue spalle".

Il leghista Marti guida la rivolta: "Non ci fermeremo, il Parlamento e i parlamentari devono fare chiarezza, mi muoverò come presidente della Commissione Sport. Abbiamo diritto e dovere di far luce su questo incredibile episodio, una cosa mai vista e - dice all'Adnkronos - nelle prossime ore vedrete le nostre iniziative. Io sono un rappresentante delle Istituzioni e stavo pure allo stadio, non posso tirarmi indietro...

".

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