Quando la palla pesa una tonnellata, passala a Lautaro che vai sul sicuro. Dopo le vittorie convincenti di Napoli e Milan la pressione era tutta sulle spalle dell’Inter, impegnata nella complicata trasferta a Bergamo. Dopo una partita molto combattuta con tante occasioni, gol annullati ed errori da entrambe le parti, a dare la zampata che vale tre punti pesanti è proprio Lautaro Martinez. Il capitano argentino rimane gelido dopo aver ricevuto un bell’assist dal nuovo entrato Pio Esposito e batte Carnesecchi in uscita. La reazione dell’Atalanta è troppo debole e tardiva per riequilibrare una gara decisa dall’errore in disimpegno di Djimsiti che ha dato il via all’azione del gol. Vincendo l’ultima partita del 2025, l’Inter si riporta in testa davanti a Milan e Napoli mentre l’Atalanta perde l’occasione di agganciare il Bologna, fermato sull’1-1 dal Sassuolo.
Meglio l’Inter, annullato il gol di Thuram
Con l’Inter chiamata a rispondere alle nette vittorie di Napoli e Milan mentre l’Atalanta punta a continuare la rimonta ed agganciare il sesto posto del Bologna, l’inizio della gara alla New Balance Arena fa capire come stasera le squadre si affronteranno a viso aperto. Il ritmo è davvero forsennato, con il pallone che assomiglia ad una pallina da flipper ma ci vuole qualche minuto prima di vedere la prima, vera occasione da gol. Al 9’ Akanji sbuca dalle retrovie su un calcio d’angolo dalla sinistra e colpisce al volo di controbalzo: prima di impegnare Carnesecchi ci pensa il piede di Kolasinac a sventare il pericolo. Un ritmo troppo elevato non fa gioco all’undici di Chivu, che inizia a prolungare il giro palla per chiamare fuori la mediana della Dea ma senza ottenere granché.
L’Atalanta, nonostante un De Ketelaere sotto tono, inizia a macinare calcio e farsi viva con regolarità dalle parti di Sommer ma la difesa interista rimane molto attenta e quadrata. Se Kolasinac è costretto ad usare le maniere forti per frenare Barella, beccandosi un giallo per il disturbo, la partita rimane molto equilibrata ma priva di vere e proprie palle gol da entrambi i lati. Se al 21’ Hien si immola per impedire a Lautaro di tirare verso la porta, l’Inter sta decisamente crescendo: se il tiro di Luis Henrique è larghissimo, pericoloso il tiro a giro dal limite di Thuram, che Carnesecchi riesce in qualche modo a respingere.

Anche se il portiere bergamasco non ha dovuto fare chissà quali miracoli, l’Inter sembra avere in mano il pallino del gioco e prova a mettere alle corde la difesa della Dea. A scompaginare le carte ci prova Lautaro Martinez che prima si divincola tra due difensori bergamaschi, poi entra da solo in area e tira verso la porta dell’Atalanta: tiro non irresistibile che Carnesecchi riesce con qualche problema di troppo a sventare. Quando alla mezz’ora Barella liscia clamorosamente il cross di Bastoni il pubblico di casa inizia a temere il peggio: l’Atalanta sembra davvero in balia dell’undici di Chivu. La svolta arriva al 36’, quando sull’ennesima ripartenza, l’undici di Chivu riesce a passare in vantaggio.
Lautaro fa una mezza magia, si libera e fornisce un passaggio perfetto per Thuram che incrocia e batte un Carnesecchi non impeccabile. La gioia dei tifosi della Beneamata dura, però, una manciata di secondi: il Var, infatti, ha verificato la posizione irregolare del capitano interista, anche se per pochissimi centimetri, gol annullato. Mentre l’Inter continua ad attaccare a testa bassa, l’Atalanta sfiora il vantaggio quando Zalewski mette un cross invitante sul quale non riescono ad arrivare né Scamacca né Pasalic. Preoccupante il fatto che l’Atalanta non abbia fatto registrare neanche un tiro nello specchio della porta in tutto il primo tempo.

Meno male che Lautaro c’è
Per provare a scardinare la difesa interista, Palladino durante l’intervallo richiama in panchina Zappacosta per inserire l’ex milanista Musah ma il canovaccio della gara non cambia neanche nella ripresa. L’Inter continua a stazionare dalle parti di Carnesecchi ma l’atteggiamento mentale della Dea è decisamente diverso rispetto al primo tempo: ora si lotta su ogni pallone con i bergamaschi che aggrediscono con più regolarità il portatore di palla. L’occasione migliore per i padroni di casa arriva al 50’ quando sul cross a rientrare di De Ketelaere si getta Ederson: il brasiliano riesce a colpire di testa ma non è preciso per l’intervento puntuale di Bisseck.
La partita s’infiamma di colpo al 55’ quando Zalewski parte sul filo del fuorigioco, si invola verso la porta e si vede negare il gol da una parata super di Sommer. Sulla ribattuta De Ketelaere segna un gran gol da posizione molto decentrata ma l’ex romanista era partito in posizione irregolare. Sul rovesciamento di fronte, scatta bene Luis Henrique ma non riesce a superare Carnesecchi in uscita: l’ex Om recupera la palla e la serve su un piatto d’argento a Barella, che sbaglia tutto ciabattando fuori la sfera a porta vuota. All’ora di gioco Palladino richiama in panchina Pasalic per inserire Sulemana ma la gara rimane estremamente equilibrata e inchiodata sullo 0-0, nonostante le tante occasioni.

Al 64’ Chivu decide di giocarsi anche la carta Pio Esposito, che entra al posto di un Thuram non brillantissimo. La mossa si rivela subito vincente quando, dopo un errore da matita blu di Djimsiti, il giovane talento azzurro recupera palla e fornisce un assist perfetto per Lautaro, che non si fa certo ripetere l’invito e la mette sotto il corpo di Carnesecchi. Una volta trovato il vantaggio, l’Inter prova ad approfittare del momento di sbandamento della Dea per mettere il risultato in ghiacciaia. L’Atalanta ci mette un po' a regire ma, alla fine, i ragazzi di Palladino provano a raddrizzare la partita, senza particolare fortuna.
Mentre Chivu inserisce Mkhitaryan e Carlos Augusto per gli stanchi Barella e Dimarco, l’ex tecnico viola getta nella mischia Samardzic al posto di Kolasinac. Il tecnico interista toglie sia Lautaro che Zielinski per dare qualche minuto a Diouf e Frattesi ma l’Atalanta sta ancora cercando di trovare il pareggio. All’87’ la palla buona arriva sui piedi di Samardzic che riceve un passaggio rasoterra di De Ketelaere e si ritrova a tu per tu con Sommer: l’ex Udinese, però, s’impappina e sparacchia fuori la sua girata di prima. Non c’è tempo per altro, alla New Balance Arena finisce 1-0 per l’Inter, che si riporta in testa alla classifica di Serie A scavalcando Napoli e Milan.
Il tabellino
ATALANTA (3-4-2-1): Carnesecchi; Djimsiti, Hien, Kolasinac (75’ Samardzic); Zappacosta (46’ Musah), de Roon, Ederson, Zalewski (65’ Bernasconi); De Ketelaere, Pasalic (58’ Sulemana); Scamacca. Allenatore: Raffaele Palladino
INTER (3-5-2): Sommer; Bisseck, Akanji, Bastoni; Luis Henrique, Barella (76’ Mkhitaryan), Calhanoglu, Zielinski (83’ Frattesi), Dimarco (76’ Carlos Augusto); Thuram (64’ Pio Esposito), Lautaro Martinez (83’ Diouf). Allenatore: Cristian Chivu
Marcatori: 65’ Lautaro Martinez (I)
Ammoniti: 18’ Kolasinac (A), 76’ Bastoni (I), 80’ Sulemana (A)
Arbitro: Federico La Penna (Roma 1)